Il gioco, inteso come intrattenimento, fa parte della tradizione italiana e anche nella provincia di Ragusa si ha uno stretto legame tra gioco, cultura e fantasia. Questi tipi di passatempi, che fanno parte del popolo e della grande creatività che nasce dal volersi divertire con poco, erano presenti in tutte le strade della città e sono una vero e proprio patrimonio regionale che va curato e preservato in ogni sua forma.
Ragusa, con la sua splendida provincia, è un luogo magico dove la Sicilia più verace si incrocia con il suo passato recente e antico tra cultura araba, greca, romana e normanna. Tutto è intriso di storia e tutto sa di tradizione come i giochi popolari che, a maggior ragione ora che tutti giocano su internet e sulle console in casa, hanno bisogno di essere ricordati e preservati.
Certo, il mondo è cambiato, i miglior giochi a soldi che si possono trovare in rete è ricca di migliaia di titoli differenti, non c’è più l’ardimento di dover giocare in strada o di inventarsi qualcosa. La lista dei migliori giochi online con soldi veri, infatti, quelli che si possono trovare nelle app o nelle piattaforme in rete, spopola e dà informazioni a tutti coloro che apprezzano il gaming digitale nella ricerca del gioco che più corrisponde alla tipologia di giocatore interessato. C’è bisogno, però, di recuperare cultura e i giochi della tradizione, in un luogo magico che ha dato i natali (a Modica per l’esattezza) a un Premio Nobel come Salvatore Quasimodo, devono mantenere il legame con quello che è stato, esattamente come succede ogni estate con gli Eventi Quasimodiani che permettono di apprezzare l’enorme produzione del poeta.
Quali sono i giochi della tradizione ragusana?
Una gioco molto amato, davvero simbolo della tradizione siciliana è ‘A strummula cioè una trottola di legno che viene tirata, in modo deciso, attraverso una corda di spago. Anche una variante de “la Cavallina” è un gioco molto apprezzato in queste zone così come il “Quattru e quattru ottu, scarrica lu bottu”. “Sciancateddu”, poi, la versione siciliana del Quadrato è stato, per anni, adorato dai bimbi siciliani. In questo gioco particolare, si disegna, con dei gessetti, una griglia di caselle numerate che si devono saltare su una gamba sola attraverso un percorso definito da un dado. Chi sbaglia, ovviamente, paga penitenza.
I giochi con le biglie, poi, ritornati di moda con Squid Game e i relativi giochi tradizionali, sono stati, per decenni, tra i preferiti con piste lunghissime e biglie sempre più belle anche da vedere. Non dimentichiamo, poi, il “Trunfu” che è un gioco che si fa con i tarocchi siciliani che hanno origine rinascimentale e che vengono usati come carte da gioco. Questo gioco specifico, nel 2014, è stato indicato nel Registro Unesco per preservarne regole e ricordo ed è stato giocato a Ragusa, nei circoli locali, fino agli anni Settanta. Indimenticabile anche la “Tummula”, cioè la tombola con le carte siciliane e che è anche il gioco, per ritornare al tema del gaming digitale, che più si avvicina a quelli che sono i gusti moderni.
D’altronde, il digitale avanza e anche il gioco è cambiato passando dalla strada e dal gessetto, con contatto fisico e, al massimo, carte da gioco, all’uso di computer e smartphone. Questo tipo di device ha permesso, all’azzardo stesso, di non diventare più un evento particolare a discapito del quotidiano ma di entrare nella vita di ogni giorno, ritagliandosi qualche attimo di tempo tra un impegno e un altro. Questo ha permesso una grossa espansione di applicazioni e piattaforme ma ha forse reso ancora più distante dalla massa il gioco tradizionale che, invece, si dovrebbe gelosamente preservare.