Goletta Verde di Legambiente ha reso noti i risultati del suo monitoraggio lungo le coste siciliane, evidenziando una situazione preoccupante: ben l’44% dei campioni analizzati – 11 su 25 punti totali – è risultato oltre i limiti di legge. La maggior parte delle criticità si concentra presso le foci di fiumi e torrenti, segnale di un sistema di depurazione isolano che stenta a decollare.
La nota stampa di Goletta Verde, pubblicata sul loro sito lo scorso 21 luglio, sottolinea come la provincia di Ragusa abbia registrato un solo punto inquinato: la foce del fiume Irminio a Scicli.
“Depurazione Carente, serve impegno delle Amministrazioni”
“Continuano le criticità nelle foci dei fiumi, segnale di un cattivo funzionamento del sistema di depurazione siciliano, che è uno specchio della situazione nazionale,” ha dichiarato Legambiente. “In Sicilia le problematiche relative alla depurazione si ripetono da anni, e le amministrazioni devono impegnarsi per risolvere queste situazioni.”
Il quadro completo è stato presentato durante una conferenza stampa ad Agrigento, alla quale hanno partecipato Daniele Gucciardo (Presidente Legambiente Rabat Agrigento), Alice De Marco (Portavoce Goletta Verde), Maurizio Arcidiacono (Responsabile Coordinamento dell’Area 1 – CONOU), Vanessa Rosano (Direttrice Legambiente Sicilia), Giusy Savarino (Assessore Regionale Territorio e Ambiente Regione Sicilia) e Tommaso Castronovo (Presidente Legambiente Sicilia).
Il dettaglio dei campionamenti
Il monitoraggio, condotto tra fine giugno e inizio luglio, ha interessato 25 punti complessivi: 16 campionamenti a mare aperto e 9 in “situazioni critiche di scarico”, ovvero foci di fiumi o torrenti. Dei 25 punti, 14 sono risultati entro i limiti di legge, mentre i restanti 11 hanno evidenziato criticità legate a una scarsa o inefficiente depurazione. In particolare, 2 punti sono stati classificati come “inquinati” e ben 9 come “fortemente inquinati”.
- Agrigento: Su 3 punti campionati, 2 foci sono risultate inquinate (Torrente Cansalamone a Sciacca “fortemente inquinato”, Fiume Akragas ad Agrigento “inquinato”). Un solo punto (Fiume Salso a Licata) è risultato entro i limiti.
- Caltanissetta: Entrambi i 2 punti campionati a mare, vicino a punti critici, sono risultati entro i limiti (Spiaggia fronte torrente Rizzuto a Marina di Butera e Spiaggia presso foce Fiume Gattano).
- Catania: Dei 3 punti campionati, 2 sono risultati fortemente inquinati: la foce in via Kennedy play (contrada Pantano d’Arci a Catania) e il punto sul lungomare Galatea ad Aci Trezza (campionati a mare). Unico punto entro i limiti la Spiaggia presso foce torrente Macchia a Sant’Anna di Risposto.
- Messina: Tutti i 3 punti prelevati a mare sono risultati entro i limiti (presso Depuratore di Milazzo /Spiaggia di Ponente; presso Depuratore Milazzo / Spiaggia di Ponente a San Giovanni; presso foce Saia Archi).
- Palermo: Degli 8 punti campionati (5 a mare e 3 foci), tutti quelli a mare sono risultati entro i limiti, seppur con valori vicini al superamento per Cefalù (spiaggia fronte canale presso piazza Marina) e Trappeto (spiaggia Ciammarita). Le tre foci (Fiume Eleuterio a Bagheria, sbocco dello scarico a Palermo e Fiume Nocella tra Terrasini e Trappeto) sono risultate tutte fortemente inquinate.
- Ragusa: Solo un punto campionato, la foce del fiume Irminio a Scicli, è risultata inquinata.
- Siracusa: L’unico punto campionato (mare presso la scogliera nei pressi del faro, via S. Elena a Capo S.Croce) è risultato entro i limiti.
- Trapani: Su 4 punti, 3 sono risultati fortemente inquinati (spiaggia sul lungomare Dante Alighieri a Trapani, mare presso scarico depuratore a Marinella di Selinunte e foce del Fiume Delia a Mazara del Vallo). Solo la spiaggia vicino ex tonnara a San Cusumano – Erice è risultata entro i limiti.
Cartelli di divieto assenti e appelli alle Amministrazioni
“Anche quest’anno i dati del monitoraggio di Goletta Verde evidenziano una situazione preoccupante nelle foci dei fiumi, che rispecchiano una carente attività di depurazione,” ha ribadito Tommaso Castronovo, Presidente di Legambiente Sicilia. “Abbiamo bisogno che le amministrazioni diano dei segnali forti e precisi, ed inizino a mettere l’efficientamento del sistema di depurazione tra le loro priorità. Sono anni che con Goletta Verde denunciamo le criticità di punti che, in alcuni casi, sono diventate croniche.”
Un’ulteriore criticità evidenziata è la mancanza di cartelli di divieto di balneazione nel 60% dei punti campionati presso le foci. Questi cartelli sono responsabilità diretta delle amministrazioni costiere e sono cruciali per informare correttamente i cittadini, specialmente in aree dove le foci, pur non essendo balneabili per natura, si trovano vicino a spiagge libere frequentate.
Goletta Verde ha riscontrato cartelli informativi sulla qualità dell’acqua di balneazione solo in 3 dei punti monitorati, mentre nell’88% dei casi tali informazioni erano assenti. Legambiente ribadisce l’utilità di consultare il Portale delle Acque del Ministero della Salute per informazioni aggiornate e chiede alle autorità competenti di provvedere a una corretta comunicazione sul territorio.
“Da 39 anni Goletta Verde solca i mari italiani con l’obiettivo di scovare e denunciare criticità che minacciano il nostro litorale per una mancata o inefficiente depurazione, affinché si tuteli la salute dei bagnanti e l’integrità degli ecosistemi naturali,” ha concluso Alice De Marco, Portavoce di Goletta Verde. “Vogliamo attuare un’azione sinergica per informare la cittadinanza e supportare le amministrazioni pubbliche alla risoluzione di problemi a volte persino annosi. Se non lavoriamo per efficientare il nostro sistema di depurazione, incorreremo in ulteriori sanzioni della Comunità Europea, oltre a mettere a rischio la salute delle persone e dell’ambiente.”