C’è aria di ottimismo per i contribuenti italiani con debiti verso il Fisco. La maggioranza di governo è intensamente al lavoro sulla bozza della Rottamazione quinquies, una nuova sanatoria che dovrebbe trovare spazio nella prossima Manovra di Bilancio 2026. Questa misura è attesa con grande interesse da chi ha carichi affidati alla riscossione e cerca una via per regolarizzare la propria posizione.
Le modalità di accesso alla nuova sanatoria, con ogni probabilità, ricalcheranno quelle già adottate per le edizioni precedenti. I contribuenti dovranno inoltrare la richiesta tramite il canale messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e attendere il responso.
Come funzionerà la Rottamazione Quinquies?
In caso di accoglimento della domanda, il contribuente riceverà il piano di pagamento. Secondo quanto previsto dal disegno di legge sulla Rottamazione quinquies, il saldo del debito potrà avvenire in due modalità: in un’unica soluzione, oppure a rate. La grande novità è la possibilità di dilazionare il pagamento fino a un massimo di 120 rate mensili, spalmate su 10 anni. Inoltre, sarà concessa una notevole flessibilità: si potranno saltare fino a 8 rate (anche non consecutive) senza che ciò comporti la decadenza dal piano.
Questo approccio mira a rendere la sanatoria più accessibile e sostenibile per un maggior numero di contribuenti.
Il “Magazzino Fiscale” e gli obiettivi del governo
Come riportato dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo, la maggioranza sta lavorando all’inserimento della misura nella prossima Manovra di Bilancio. Si attende con interesse la relazione della commissione ministeriale incaricata di analizzare il carico del magazzino fiscale dal 2000 al 2024. Dei 1.275 miliardi di euro di carichi pendenti, il governo punta a riscuotere circa la metà, stimati in 567,85 miliardi.
La Rottamazione quinquies, rispetto alla precedente Rottamazione quater, estenderà il suo raggio d’azione includendo i debiti affidati alla riscossione fino al 31 dicembre 2023. Il beneficio principale rimane l’esclusione di sanzioni e interessi di mora, mentre rimarranno dovuti il capitale, le spese di notifica e l’aggio.
Ostacoli e benefici: le voci del dibattito
L’approvazione della Rottamazione quinquies sta incontrando alcune difficoltà, in parte dovute alle opposizioni che considerano questo provvedimento un “favoritismo” nei confronti degli evasori. A ciò si aggiunge la necessità di reperire le coperture finanziarie adeguate.
Tuttavia, è fondamentale considerare che, senza una sanatoria come questa, molti contribuenti rimarrebbero indebitati per lunghi anni, con conseguenze economiche e sociali significative.
Quali debiti rientrano nella nuova sanatoria?
La sanatoria, se confermata nei termini attuali, consentirà ai contribuenti decaduti dalle precedenti rottamazioni di accedere al beneficio per i debiti iscritti a ruolo tra il 2000 e il 2023.
Tuttavia, non tutti i debiti rientreranno nella Rottamazione quinquies. Sono esclusi, infatti, alcune tipologie specifiche:
- I debiti già oggetto di definizione agevolata in precedenti rottamazioni.
- Le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Unione Europea, che devono essere integralmente restituiti.
- I crediti derivanti da condanne della Corte dei Conti per danni erariali.
- Le multe, ammende e sanzioni pecuniarie derivanti da provvedimenti penali, in quanto rientrano in un ambito giudiziario specifico e non possono essere oggetto di definizione agevolata.
- I tributi locali (come IMU e TASI) se non affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Come verificare l’ammissibilità del carico
Per sapere se un proprio carico è ammissibile alla Rottamazione quinquies, è fondamentale fare riferimento alla data di affidamento del carico all’ADER (Agenzia delle Entrate-Riscossione) da parte dell’ente creditore (es. Agenzia delle Entrate, INPS), e non alla data di notifica della cartella. Una cartella notificata nel 2024 può quindi essere inclusa, purché il carico sia stato trasmesso all’ADER entro il 31 dicembre 2023.
Per verificare la propria posizione, si consiglia di consultare la data indicata nella cartella esattoriale alla voce “data di affidamento” oppure di accedere al proprio Cassetto Fiscale sul portale dell’Agenzia delle Entrate. In caso di dubbi, è sempre possibile richiedere chiarimenti direttamente presso un ufficio territoriale dell’ADER.
È importante notare che il contribuente potrà presentare istanza per aderire alla Rottamazione quinquies anche se ha precedentemente aderito alla Rottamazione quater.