Il Governo è al lavoro su due importanti misure che saranno introdotte tramite emendamenti al Decreto Legge Fiscale. La prima riguarda un contributo straordinario fino a 500 euro per le famiglie che hanno esaurito l’Assegno di Inclusione, mentre la seconda prevede la proroga della tutela antinfortunistica INAIL nelle scuole.
Un “Ponte” economico per l’Assegno di Inclusione
Per circa 360.000 nuclei familiari che a fine giugno hanno ricevuto l’ultimo pagamento sulla Card ADI, si profilava un mese di vuoto senza alcun sostegno economico, pur versando in condizioni di povertà. Per evitare questa interruzione, il Governo introdurrà un contributo straordinario con un importo massimo di 500 euro.
Queste famiglie, che coinvolgono un numero stimato di circa 830.000 persone, possono già da oggi presentare domanda all’INPS per richiedere il rinnovo dell’Assegno di Inclusione per i successivi 12 mesi. Il Decreto Legge istitutivo dell’ADI, infatti, prevede una sospensione di un mese al termine dei 18 mesi di fruizione.
I tecnici del Ministero del Lavoro stanno definendo la norma sul contributo straordinario, che sarà inserita nella conversione in legge del DL n. 84/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno 2025 e attualmente in esame alla Camera. L’obiettivo del Governo è l’approvazione prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, prevista per il 7-8 agosto.
Proroga della tutela INAIL per scuole e università
La seconda misura, che sarà anch’essa inserita in sede di conversione del Decreto Legge Fiscale, riguarda l’estensione delle tutele INAIL a favore di studenti, personale docente e non docente. Questa proroga garantirà la copertura assicurativa anti-infortuni anche per il nuovo anno scolastico 2025/2026.
Si tratta di un segnale di attenzione da parte del Governo sul tema della salute e sicurezza negli ambienti scolastici e formativi, un ambito che coinvolge oltre 10 milioni di persone tra studenti e personale.
Le due iniziative mirano, dunque, a fornire risposte concrete sia alle immediate esigenze economiche delle famiglie in difficoltà, sia a rafforzare la protezione in un settore chiave come quello dell’istruzione.