Modica – La notizia che a Modica l’amministrazione cittadina ha comunicato l’apertura al pubblico del restaurato complesso architettonico di Santa Maria del Gesù nella città alta, è stata commentata positivamente da Vito D’Antona, esponente di Sinistra Italiana, che l’aveva chiesto più volte. L’ esponente politico di SI tuttavia mette le mani avanti e auspica che tale fruizione pubblica non sia un fatto soltanto temporaneo. Ecco quanto afferma D’Antona sulla delicata vicenda che lo ha visto intervenire già altre volte. “Prendiamo atto con soddisfazione dell’avvenuta apertura al pubblico della Chiesa e del chiostro di Santa Maria del Gesù a Modica Alta. Esprimiamo, tuttavia, la nostra preoccupazione che tale fruizione pubblica possa rimanere un fatto temporaneo.
Infatti, l’edificio, per tanto tempo sede del carcere di Modica, risulta ancora oggi nell’elenco degli immobili di proprietà dello Stato che l’Agenzia del Demanio, come abbiamo riferito qualche settimana fa, ha recentemente selezionato, e indicato nel proprio sito, per la cui valorizzazione, riqualificazione e rifunzionalizzazione si propongono collaborazioni con investitori privati attraverso un partenariato pubblico-privato.
A tale scopo per il complesso costituito dall’ex convento e dal chiostro di Santa Maria del Gesù l’Agenzia del Demanio ha ipotizzato una destinazione terziaria, direzionale o commerciale.
Ribadiamo ancora una volta che l’Amministrazione comunale debba impegnarsi tempestivamente, chiedendo all’Agenzia del Demanio di eliminare dall’elenco dei beni statali destinati ad una gestione pubblica/privata il complesso monumentale, per evitare possibili utilizzi privatistici che snaturerebbero la naturale vocazione culturale e turistica del monumento, e creare la condizioni per un definitivo uso pubblico dell’immobile a disposizione dei cittadini e dei turisti”.
Insomma anche nella Città della Contea le forze e gli esponenti politici più avvertiti e lungimiranti esprimono forti perplessità sulle gestione di beni storico-architettonici con il sistema del partenariato pubblico/privato che gia tante polemiche ha suscitato a Ragusa dove il sindaco Cassì ha voluto spingere in tale direzione per la gestione del Castello di Donnafugata. Un iter che ora dovrebbe approdare in consiglio comunale e che recentemente ha spinto le forze del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana) del capoluogo, non alleate con il civismo del primo cittadino, a discutere del problema e a mettere su un tavolo tecnico che si occuperà della questione. (da.di.)