Ragusa – Un appuntamento sentito. Una commemorazione doverosa. Un segnale di riconciliazione. Perché non ci siano più omicidi a sfondo politico. Questo il senso della cerimonia che, promossa dall’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, in collaborazione con la sezione provinciale di Gioventù nazionale, si è tenuta ieri sera in via Sergio Ramelli, strada della città dedicata al militante del Fronte della Gioventù che, cinquant’anni fa, fu ucciso dagli oppositori politici per le sue idee.
“Una tragedia che ancora oggi grida giustizia – ha sottolineato il presidente di Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, unitamente al presidente provinciale di Gn, Simone Diquattro, presente il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Luca Poidomani – e rispetto a cui, negli ultimi anni, si sono moltiplicate le commemorazioni. E’ un personaggio simbolo, Sergio Ramelli, di un’Italia in cui la contrapposizione politica può arrivare alle estreme conseguenze, cosa che bisogna rifuggire a tutti i costi. Ieri sera, assieme ai giovani di Gn, abbiamo deposto alcuni mazzi di fiori e dato vita a una serie di letture commemorative attorno al personaggio Sergio Ramelli e al significato di questo omicidio. E’ stato bello prendere atto della presenza di numerosi giovani.
Per noi è come se si fosse trattato di una sorta di passaggio del testimone nel segno di un episodio che non va dimenticato e che, anzi, deve essere il più possibile perpetuato. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti e tutti coloro che hanno dedicato un pensiero a Sergio. La nostra è stata una iniziativa per pacificare gli animi e non certo per esacerbarli come vorrebbe qualcuno. Abbiamo ricordato chi meritava di esserlo e, soprattutto, un simbolo degli effetti nefasti e tragici della lotta politica di quel periodo”.