Ragusa – Prosegue incessante e senza soste il lavorio ai fianchi dell’amministrazione Cassì parte della consigliera comunale Rossana Caruso, peraltro ancora vicepresidente del civico consesso. Azione di contrasto iniziata già quando apparteneva alle fila della maggioranza a sostegno del sindaco e proseguita ancor più dopo il distacco da quest’ultima ed il passaggio all’opposizione nel gruppo misto, insieme a Federico Bennardo e Sebastiano Zagami. Dall’inizio dell’anno Rossana Caruso ha pungolato criticato e denunciato quelle che ritiene le defaillances di sindaco e assessori, in una lunga e variegata lista. In questa settimana che si avvia a chiusura Caruso ha criticato
il Piano per le iniziative culturali e turistiche presentato dal sindaco Cassì con la novità di un’arena per spettacoli in piazza San Giovanni, chiedendo “ma quali sarebbero i “consolidati eventi con valenza turistica” a cui si fa riferimento?”
E a distanza di 24 ore torna ad attaccare l’amministrazione cittadina nella persona dell’assessore alla pubblica istruzione sulle criticità della scuola “Cesare Battisti” sita in pieno centro città, a pochi passi da piazza Libertà. In proposito la consigliera scrive:
La scuola Cesare Battisti a Ragusa è diventato un luogo insicuro per gli studenti e per i docenti. L’assessore al ramo si assuma le proprie responsabilità, situazione critica
“A seguito di numerose segnalazioni da parte di genitori preoccupati e della diffusione di un video sui social che documenta le condizioni critiche dell’edificio scolastico in cui sorge la scuola Cesare Battisti, questa mattina mi sono recata personalmente sul posto, in qualità di consigliera comunale, per verificare la situazione con i miei occhi”. E’ quanto evidenzia, a Ragusa, Rossana Caruso che sottolinea “di avere potuto constatare direttamente lo stato in cui versa la struttura raccogliendo anche materiale fotografico. Ciò che ho visto e ciò che mi è stato riferito – aggiunge – hanno dell’incredibile. Le transenne esterne, installate per il rischio di caduta di calcinacci, sono presenti da quasi tre anni e delimitano l’intero perimetro della scuola, interessando via Cesare Battisti, viale Tenente Lena e via Cristoforo Colombo.
Per far fronte a questa emergenza, è stata realizzata una tettoia in lamiera e truciolato a protezione dell’ingresso dell’istituto, oltre a una seconda tettoia provvisoria per coprire le scale che dovrebbero servire in caso di evacuazione e per l’accesso alla palestra. All’interno della scuola, ho potuto verificare la presenza di un ampio spazio all’aperto, che sarebbe potenzialmente utilizzabile per le attività dei bambini, ma che attualmente risulta completamente inagibile e impraticabile a causa della presenza di numerosi pericoli per l’incolumità degli alunni. È inaccettabile che più di trecento bambini, suddivisi in 13 classi di scuola primaria e 3 di scuola dell’infanzia, siano costretti a frequentare una scuola in simili condizioni. I marciapiedi per raggiungere l’edificio sono impraticabili e la sicurezza è un concetto completamente assente”. “A chi va attribuita la responsabilità di questa situazione che si protrae da troppo tempo?” si chiede la consigliera Caruso che aggiunge: “Chiedo pubblicamente all’assessore al ramo di assumersi le proprie responsabilità e di farsi trovare preparata lunedì in Consiglio comunale.
Dopo 21 mesi dall’assegnazione della delega, capisco che avere pochi giorni per studiare il problema possa essere difficile, ma non possiamo più permetterci rinvii o scuse. Se dopo tutto questo tempo non si è ancora in grado di garantire la sicurezza dei bambini e del personale scolastico, allora è legittimo chiedersi se questo ruolo sia stato ricoperto con la dovuta competenza e attenzione. La scuola deve essere un luogo sicuro, non un cantiere abbandonato”. Insomma un vero e proprio siluro con la spoletta esplosiva ritardata in attesa deĺla seduta consiliare di lunedì. Ma rileggendo la precedente nota relativa al piano culturale e turistico del sindaco, vorremmo rileggere un passaggio secondo noi non secondario, quello in cui Caruso sottolinea “sul fronte dei contributi straordinari, l’amministrazione ha destinato 98.000 euro.
Ho letto la determina, ho verificato i requisiti necessari per partecipare e chi può beneficiarne (). Ho anche appreso i criteri di attribuzione del punteggio, ma alcuni aspetti sollevano dubbi sulla trasparenza e sulla discrezionalità del processo di valutazione. Alcune voci, infatti, prevedono un punteggio che arriva fino a 12 punti, il che potrebbe lasciare ampio margine di interpretazione alla commissione interna, aumentando il rischio di valutazioni soggettive. Per garantire equità e un processo di selezione obiettivo, sarebbe opportuno che l’amministrazione rendesse pubblici i criteri dettagliati con cui saranno assegnati i punteggi, in modo da evitare discrezionalità e garantire la massima trasparenza nell’assegnazione dei contributi”. Lo riteniamo, da parte della combattiva esponente consiliare, un vero e proprio mettere le mani avanti a scanso di futuri equivoci. (da.di.)