Ragusa – L’animo umano è multistrato, la psicoanalisi ci ha svelato che il nostro subconscio più recondito vive insieme a noi, si nutre delle nostre emozioni ma sta a noi far prevalere quella che vogliamo. Henry Jekyll, stimato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, individua le cause della malattia mentale proprio nel conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, ovvero l’Inconscio. Così, da queste premesse prende il via la narrazione del libro gotico “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” e da cui Sergio Rubini ha tratto un adattamento per mettere in scena “Il caso Jekyll” nel quale il dottor Jekyll e la sua ombra dialogano come in un duello nel quale perderanno entrambi.
Uno spettacolo intenso, cupo, godibile e soprattutto che ti porta per mano nella storia senza mai darti il senso della stanchezza. Ambientazione gotica, luci soffuse, caligine continua e musiche di sottofondo che mutano in base alla narrazione fanno da cornice alla storia raccontata dal narratore onnisciente, Rubini, che con destrezza ogni tanto indossa anche i panni di Hastie Lanyon, dottore e stretto amico di Utterson e Jekyll. La stagione teatrale del Duemila a Ragusa entra nel vivo con la pièce diretta da Sergio Rubini in programma mercoledì 11 dicembre alle 21. Botteghino in via Roma 168 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. La stagione, che conta sulla direzione artistica di Carlo Nobile, è promossa dall’associazione culturale C&M.
“Rubini – dice Nobile – è un attore e regista che da sempre ha dimostrato di voler seguire un percorso trasversale di approfondimento, contaminazioni e registri stilistici diversi sino ad arrivare ad oggi dove dimostra piena maturazione e grande slancio performante in un mondo a lui diventato congeniale. Professionali e intensi anche gli altri attori sul palco tra cui Daniele Russo nella doppia interpretazione di Henry Jekyll ed Edward Hyde e Geno Diana nei panni dell’avvocato John Gabriel Utterson, grande amico di Jekyll tormentato dalle sue stranezze che cerca in tutti i modi di trovare un perché a quegli eventi che si susseguono. Il racconto risulta fluido con flashback continui e momenti di metateatro in cui i personaggi dialogano con il narratore e viceversa. Insomma, un grande appuntamento assolutamente da non perdere”.