Ragusa – Ad agosto inoltrato, dopo che i due mesi precedenti sono stati riservati quasi esclusivamente al dibattito politico sul calo del turismo a Ibla e sulla sua ZTL, Marina di Ragusa era stata assente dall’attenzione tranne qualche accenno al caro (carissimo) prezzi di affitti e locazioni e costo della vita in genere, come se tutto il resto tutto andasse per il meglio, come se non esistesse una sporcizia diffusa, una presenza costante di rifiuti intorno ai cestini per la raccolta, lavori stradali infiniti dappertutto, docce malfunzionanti e impossibilità di parcheggio soprattutto nei fine settimana.
E finalmente una voce si è levata alta. Voce autorevole, quella di Angelo Laporta, presidente di Territorio Marina di Ragusa, storico consigliere comunale della frazione marinara e consigliere più votato alle ultime amministrative, seppur la sua lista non abbia raggiunto il quorum. Uno che di Marina e della sua storia e dei suoi problemi e soprattutto di cosa pensano i ‘mazzariddari’, la sa lunga. E mentre la cittadina costiera si appresta a vivere il suo momento di gloria ferragostano, l’analisi di Laporta è impietosa e con lo sguardo a 360 gradi. Ma prima di esaminare le criticità segnalate dal politico di Marina di Ragusa, è necessario attenzionare una sua affermazione degna di approfondimento. Dice Laporta a proposito della “assoluta mancanza di manutenzione per le docce” lanciando una pietra bella pesante: “su questo aspetto delle docce non funzionanti a dovere, più volte sottolineato dai cittadini sui social, c’è un problema che necessita di chiarimenti da parte dell’amministrazione”.
Quindi spiega che “c’è agli atti una Determinazione del Settore 05 Politiche Ambientali – Energetiche e del Verde Pubblico- Mobilità e Protezione Civile – Servizi Cimiteriali, la n. 839 del 05/08/2022 per il pagamento di una fattura alla ditta che si occupa del servizio di gestione manutenzione ordinaria e straordinaria delle docce del litorale ragusano, da cui si evincerebbe che essa è relativa al pagamento della somma di euro 3.500 + IVA, importo come primo stato di avanzamento dei lavori di che trattasi”.

Osserva Angelo Laporta “facile intuire che un primo blocco di lavori sarebbe stato effettuato e che le condizioni pattuite prevedano altro compenso per altri stati di avanzamento dei lavori” e conclude “si resta basiti nel leggere la determina, conoscendo lo stato delle docce sulle spiagge di Marina di Ragusa, sarebbe opportuno che l’amministrazione chiarisse i termini della questione che potrebbe assumere aspetti delicati”. Detto questo Angelo Laporta non aveva avuto toni diversi sul resto delle questioni parlando di “abbandono e degrado a Marina di Ragusa” e constatando che “la stagione balneare è nel periodo di punta e Marina di Ragusa risente della mancata attenzione da parte dell’amministrazione comunale che sembra aver dimenticato la frazione marinara”.
Queste le sue considerazioni “se non fosse per gli spettacoli organizzati dall’assessore Barone, che costituiscono motivo di enorme aggregazione per i giovanissimi, e non solo, Marina sembra fuori dall’agenda del sindaco e dei suoi assessori. Non si contano, ormai, segnalazioni e lamentele, sporcizia, mancata raccolta di piccoli accumuli di spazzatura, nessuna cura per il verde pubblico nelle poche aree a verde, schiamazzi notturni, emissioni sonore incontrollate, fino a tarda ora, bivacchi sulle spiagge nelle ore serali e notturne, che si aggiungono alla mancata manutenzione al lungomare Mediterraneo. Avevamo già segnalato la necessità di ripristinare, in alcuni punti le sedute e il basolato, ma nulla è stato fatto. A stagione inoltrata, ci ritroviamo cestini portacarte in condizioni penose, come quelle della foto, e, soprattutto, l’assoluta mancanza di manutenzione per le docce”. Insomma, verrebbe da dire, se Ibla piange, Marina certo non ride. (da.di.)