Chiusura centro vaccinale all’ospedale busacca di scicli, l’on. ragusa: “scelta incomprensibile e penalizzante per la comunita’ locale, gia’ questa mattina incontrero’ l’assessore alla salute razza per informarlo dell’accaduto”. “Il grande lavoro finora svolto dagli operatori sanitari, ottimamente guidati dal direttore generale e dal direttore sanitario dell’Asp, non può essere vanificato come se nulla fosse dalla chiusura di un centro vaccinale rivolto a una comunità di 27mila persone. E’ opportuno rivedere questa decisione che crea non pochi disservizi a chi è stato chiamato per ricevere la dose e deve recarsi nella vicina Modica con tutti i disservizi che ciò può comportare, tra l’altro in un periodo di emergenza sanitaria in cui sarebbe necessario limitare al massimo gli spostamenti”. E’ quanto afferma il deputato regionale Orazio Ragusa a proposito della chiusura del centro vaccinale di Scicli che deve essere scongiurata essendoci, piuttosto, la necessità di continuare a garantire il servizio sempre nell’ospedale sciclitano.
“D’altronde – continua l’on. Ragusa – non avrebbe senso avere lavorato tanto per mantenere in piedi il nosocomio in questione, per avere fatto sì che lo stesso ospitasse un centro di eccellenza come il Bonino Pulejo mentre, adesso, quando, in un momento critico come quello attuale, è una necessità impellente che lo stesso Busacca possa rivolgere dei servizi specifici alla collettività sciclitana, si preferisce trasferire il servizio altrove. E’ inaccettabile e chiederemo con forza che il servizio di vaccinazione possa di nuovo essere ritrasferito al Busacca”. L’on. Ragusa afferma che della questione interesserà l’assessore alla Salute Ruggero Razza. “Lo incontrerò questa mattina stessa – conclude l’on. Ragusa – per metterlo a conoscenza del grave disservizio che sta interessando la comunità sciclitana.
Tutto ciò, tra l’altro, è in controtendenza con le scelte di politica sanitaria regionale e nazionale dove si sta facendo il possibile per garantire l’apertura di quanti più centri vaccinali è possibile allo scopo proprio di favorire le comunità territoriali”.