“Rendere Modica una città a misura di disabile e più vicina alle loro esigenze ed aspettative di vita. Non basta rimuovere qualche barriera architettonica di tanto in tanto per pensare d’aver fatto la propria parte. Aspirazioni, desideri e volontà sono gli elementi che caratterizzano la persona, e il loro rispetto – anche nel momento in cui non è possibile esprimerli in modo chiaro e netto – è una condizione fondamentale per garantire la piena realizzazione dell’essere umano. Per questo sarebbe da valutare seriamente l’idea dell’istituzione di un registro pubblico da mettere a disposizione dei disabili.” Ad affermarlo è il capogruppo della Lega al consiglio comunale di Modica, Mommo Carpentieri che continua: “Mi riferisco ad un vero e proprio registro da istituire al Comune dove ogni disabile modicano può, con estrema semplicità e libertà, scrivere in merito a progetti, bisogni ed ambizioni. Un registro che possa suggerire all’amministrazione iniziative future ed aiutarla a farsi carico dei desideri delle persone con particolari fragilità.
Il registro dovrebbe avere lo scopo di registrare questi bisogni, desideri e forme di soddisfazione, in modo da codificarli e conservarli in un unico documento da depositare in Comune, per salvaguardare il presidio delle abitudini di vita delle persone con disabilità. Il Progetto contribuirà a far emergere gli interessi delle persone fragili, grazie anche al coinvolgimento di una pluralità di conoscenti e di esperti; assicurare il concreto rispetto delle volontà contenute nel documento anche nei casi in cui la famiglia non sia / non sarà più, per le ragioni più varie, in grado di assistere quotidianamente la persona.Tale iniziativa, mi è giunta notizia – continua Carpentieri – è stata recentemente presentata nel comune di Reggio Emilia, diventata città pilota di tale progetto. Il mio appello è di saper comprendere immediatamente le iniziative lodevoli ed attuarle anche nel comune di Modica.
L’idea di tale registro parte anche dalla considerazione che tutte le persone hanno diritto a vivere una vita degna, nella quale autodeterminarsi e potersi realizzare. Hanno il diritto alla parola e all’inclusione sociale e politica. Si tratta di una iniziativa culturale oltre che materiale, ovvero dare a tutti la possibilità di essere veramente cittadini di Modica facendosi sentire anche senza necessariamente riuscire ad interfacciarsi direttamente con il mondo della politica. Ho profondamente sentito – conclude Carpentieri – quanto possa lacerare non avere una voce, una propria voce: le persone fragili sussurrano in un mondo che grida. Per questo è fondamentale saperle ascoltare e dare loro la possibilità di esprimersi al meglio con chi amministra la città. L’appello che quindi rivolgo al sindaco e all’assessorato ai servizi sociali è di istituire un registro da mettere a disposizione delle persone con disabilità, magari collocandolo in qualche ufficio comunale facilmente raggiungibile”.