I contribuenti italiani sono chiamati a un importante appuntamento fiscale: il 31 luglio 2025 scade la nona rata della Rottamazione Quater. Questa data è cruciale per chi ha aderito alla definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione, ottenendo l’esclusione di sanzioni e interessi. È importante ricordare che, grazie alla tolleranza di legge, il pagamento sarà considerato tempestivo fino al 5 agosto.
Chi deve pagare entro la scadenza
Sono tenuti al versamento entro il 31 luglio (o il 5 agosto, considerando la tolleranza) i contribuenti che:
- Sono in regola con le otto rate precedenti del piano di definizione agevolata.
- Sono stati riammessi ai benefici della Rottamazione Quater in seguito alla riapertura dei termini prevista dal Decreto Milleproroghe (DL 202/2024, convertito in Legge n. 15/2025).
Per quest’ultima categoria, il versamento dovrà corrispondere alla prima o all’unica rata, a seconda del piano di rientro scelto. Chi non effettua il pagamento, lo versa in ritardo o in misura insufficiente, decade automaticamente dalla rottamazione. In questo caso, gli importi già corrisposti saranno considerati come acconti sulle somme originariamente dovute.
Come e dove effettuare il pagamento
I bollettini per il versamento della rata della Rottamazione Quater sono inclusi nella comunicazione delle somme dovute inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) al momento dell’accoglimento della domanda. Una copia è sempre disponibile nell’area riservata del sito AdER, accessibile tramite SPID, CIE o CNS. Gli intermediari fiscali accreditati possono utilizzare le credenziali Entratel. In caso di smarrimento della documentazione, è possibile richiederne una copia tramite il form sul sito o via email, allegando un documento d’identità.
Il pagamento può essere effettuato tramite diversi canali, sia digitali che fisici:
- Sportelli bancari e postali.
- Tabaccherie e ricevitorie autorizzate.
- Sportelli automatici ATM abilitati.
- Online tramite home banking o app di pagamento aderenti al circuito pagoPA.
- Sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
- Tramite l’app EquiClick.
- Presso gli sportelli AdER, previo appuntamento.
È sempre consigliabile conservare la ricevuta di pagamento come prova, soprattutto quando si usufruisce dei cinque giorni di tolleranza.
Il servizio ContiTu e i debiti ammissibili
Tra gli strumenti a disposizione dei contribuenti, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione offre il servizio ContiTu, accessibile senza autenticazione. Questo permette di selezionare specifici carichi da saldare in via agevolata e di generare nuovi moduli di pagamento aggiornati. ContiTu è particolarmente utile per chi intende regolarizzare solo una parte dei debiti contenuti nella comunicazione delle somme dovute, magari per questioni di liquidità.
La Rottamazione Quater riguarda i carichi affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. L’adesione consente il pagamento del solo importo residuo del capitale e delle spese di notifica ed esecuzione. Sono invece automaticamente esclusi sanzioni amministrative e tributarie, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per le sanzioni relative a multe stradali e violazioni amministrative, restano dovuti solo gli importi originari, al netto degli interessi e dell’aggio.
Calendario delle prossime rate e proroghe speciali
Il piano di pagamento della Rottamazione Quater può prevedere fino a 18 rate, distribuite in cinque anni. Le prime due rate, pari complessivamente al 10% del debito, sono scadute tra ottobre e novembre 2023. Le restanti 16 rate, di pari importo, seguono un calendario fisso:
- 28 febbraio 2025
- 31 maggio 2025
- 31 luglio 2025
- 30 novembre 2025
Anche per queste date, è prevista una tolleranza di cinque giorni. Il tasso di interesse applicato per il pagamento dilazionato è del 2% annuo.
Particolari agevolazioni e proroghe sono state previste per i contribuenti residenti nei comuni colpiti dalle alluvioni in Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Per queste aree, la Legge n. 18/2024 ha disposto una proroga al 15 marzo 2024 per il versamento delle prime tre rate della definizione agevolata e per le prime due del “Decreto Alluvione”, permettendo loro di mantenere attivo il piano nonostante i ritardi causati dall’emergenza.