Comiso – “Nel lontano 2003 ho avuto l’onore di essere eletto, per la prima volta, consigliere comunale di Comiso. Durante quella legislatura, da componente di maggioranza, ho votato favorevolmente tutti gli atti propedeutici alla nascita dell’aeroporto di Comiso “Pio La Torre”. Con grande orgoglio ho sempre ricordato a me stesso che, anche grazie al mio modesto contributo, è stata realizzata l’unica vera grande opera pubblica della Sicilia meridionale”.
Ad affermarlo è il consigliere comunale di Coraggio Comiso, Salvo Liuzzo, già candidato a sindaco della città alle scorse amministrative. “Nel corso di tutti questi anni – continua Liuzzo – ho potuto prendere atto, purtroppo, di un inesorabile declino dell’aeroporto, che ha raggiunto il suo apice in queste settimane. Il programma legato alla Summer 2025 sarebbe dovuto partire ad aprile (come dovrebbe avvenire normalmente). Oggi, a metà maggio, sappiamo che anche Aeroitalia ha lasciato Comiso. Rimane pochissimo. Qualche volo per Sharm (che porta i turisti all’estero e che sostanzialmente non offre ricadute economiche significative nel territorio). Poi qualche charter. Una sorta di minimo sindacale per avere una scusa per tenere l’aeroporto aperto.
Io credo di avere capito cosa stia accadendo. E vi posso garantire che qualche anno fa, se qualcuno mi avesse detto le stesse cose che sto pensando adesso, lo avrei preso per pazzo e complottista. La Regione, da anni, sovvenziona lautamente. Si parla di ufficio merci per trasportare qualche bene da mettere in stiva. Si parla di cargo (senza avere la minima idea di cosa sia la logistica). Ma non vedo né voli né passeggeri. Poi, tutti a chiederci come mai la gente non va a votare. Dovremmo piuttosto chiederci perché dovrebbe farlo”. “Sono stanco e incavolato – conclude Liuzzo – perché vedo vanificare un lavoro enorme, un’idea che sembrava folle portata avanti da una classe dirigente illuminata e da un sindaco che pensava ad una Comiso centrale nel Mediterraneo. Io spero che si possa rimediare e fornisco, sin da ora, la mia disponibilità a tentare una soluzione. Ne va della credibilità di tutti”.