Ragusa – Sarà Pino Strabioli a chiudere questa emozionante stagione del Teatro Donnafugata, con una prima nazionale che farà riflettere divertendo. Venerdì 9 e sabato 10 maggio, alle ore 20.30, il sipario del piccolo gioiello incastonato nel cuore barocco di Ragusa Ibla, si aprirà sullo spettacolo “Eravamo io, Michelangelo, Giulio Cesare, Andersen e Oscar Wilde”, un monologo intenso e ironico diretto e interpretato da Pino Strabioli, scritto da Costanza DiQuattro, con le musiche firmate da Mario Incudine, ed eseguite dal vivo dal maestro Antonio Vasta.
In un delicato equilibrio tra leggerezza e profondità, Strabioli guiderà il pubblico in un viaggio surreale e commovente, in cui un dialogo immaginario tra madre e figlio diventa il punto di partenza per affrontare il tema dell’omosessualità, con leggerezza, tenerezza e disarmante sincerità. Ad accompagnarlo idealmente in scena, quattro grandi figure del passato: Michelangelo, Giulio Cesare, Hans Christian Andersen e Oscar Wilde, evocati come spiriti affini, mentori ideali e simboli immortali di diversità e genialità. Nel confronto con la madre, si alterneranno parole affettuose e pungenti, riflessioni intime e passaggi spassosi, rivelando come l’accettazione della propria identità passi, spesso, proprio dallo sguardo amorevole e consapevole di chi ci ha generati.
Una dichiarazione di identità affettuosa e irriverente, che tocca corde profonde con la grazia della poesia e il sorriso dell’ironia. “Eravamo io, Michelangelo, Giulio Cesare, Andersen e Oscar Wilde è un vero atto d’amore verso sé stessi e verso chi ci ha dato la vita – spiega Costanza DiQuattro, autrice dell’opera e direttrice artistica del Teatro Donnafugata insieme alla sorella Vicky – Al centro c’è un messaggio universale: l’importanza e il coraggio di essere autentici. Con la sua elegante ironia, Pino Strabioli dà voce a un testo che mescola leggerezza e profondità, mentre le musiche di Mario Incudine, eseguite dal vivo dal maestro Antonio Vasta, avvolgeranno il racconto in un’atmosfera emotiva, intensa e raffinata”.
“Il teatro è uno spazio di riflessione, libertà e umanità – aggiunge Vicky DiQuattro – e questo spettacolo ne è uno splendido esempio. Siamo felici di presentarlo in prima nazionale al Teatro Donnafugata, e di condividerlo con il nostro pubblico, che anche in questa stagione ci ha seguito con entusiasmo e affetto”.