Si avvicina una scadenza importante per i contribuenti italiani. Come riportato dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la fine di questo mese, mercoledì 31 luglio, segna il termine per i pagamenti della Rottamazione quater delle cartelle esattoriali. Questa data è cruciale sia per la nona rata destinata a chi è in regola con i versamenti precedenti, sia per la prima (o unica) rata per coloro che sono stati riammessi al beneficio dopo aver presentato domanda entro lo scorso 30 aprile.
Cos’è la Rottamazione Quater?
Conosciuta anche come “definizione agevolata”, la Rottamazione quater è una misura introdotta con la Legge di Bilancio 2023. Si rivolge a imprese e singoli contribuenti con carichi pendenti con il fisco, offrendo la possibilità di estinguere i debiti affidati all’ente di riscossione maturati tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2022. Il grande vantaggio è l’azzeramento di interessi, sanzioni, interessi di mora e aggio.
Il mantenimento di questi benefici è strettamente legato al rispetto delle scadenze di pagamento. Per chi ha optato per un massimo di 18 rate (invece della soluzione unica), le date da segnare sul calendario, a partire dallo scorso anno, sono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.
Regole specifiche e interessi sulle rate
Per i debiti relativi a multe stradali o altre sanzioni amministrative (diverse da quelle tributarie o da obblighi contributivi), non sono dovute le somme relative a interessi e aggio.
Le prime due rate, versate entro la fine del 2023, costituiscono il 10% del totale dovuto. Le restanti rate sono di pari importo e prevedono un tasso di interesse annuo del 2% per il pagamento rateale.
Le novità dal Milleproroghe 2024
La legge n. 15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024) ha introdotto un’importante novità. I contribuenti che al 31 dicembre 2024 erano “decaduti” dal piano a causa di versamenti mancati, insufficienti o tardivi, hanno avuto la possibilità di presentare, entro il 30 aprile 2025, domanda di riammissione alla definizione agevolata. Per questi soggetti, era possibile scegliere di pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o optare per un massimo di 10 rate.
Tolleranza e conseguenze del mancato pagamento
La legge prevede un margine di tolleranza di 5 giorni per i pagamenti. Per la prossima scadenza di luglio, ciò significa che il termine ultimo effettivo cade martedì 5 agosto.
Tuttavia, in caso di mancato pagamento, versamento parziale o di superamento del termine di tolleranza, scatta la perdita immediata dei benefici associati alla definizione agevolata. In tal caso, gli importi eventualmente già corrisposti verranno considerati a titolo di acconto sulle somme originariamente dovute.