Modica – “Il lotto autostradale Modica-Scicli non può essere abbandonato. Dal definanziamento di 350 milioni ad oggi non abbiamo più notizie ufficiali”. Lo sottolinea con forza la Cna territoriale di Ragusa mettendo in evidenza come “più volte, negli ultimi mesi, abbiamo richiamato l’attenzione sul completamento della Siracusa Gela, proponendo due soluzioni utili: da un lato completare il lotto 9 da Modica a Scicli per il quale insiste già un progetto esecutivo e le relative autorizzazioni ivi comprese quelle relative agli espropri che rischiano di scadere vanificando ingenti risorse economiche e tempo; dall’altro versante abbiamo posto l’attenzione sulla opportunità di iniziare i lavori da Gela verso l’area ipparina a sostegno di una parte del territorio che garantirebbe un bacino d’utenza non indifferente verso lo scalo aeroportuale di Comiso”.
Il presidente territoriale Cna Ragusa, Giampaolo Roccuzzo, e il segretario territoriale, Carmelo Caccamo, sottolineano che “le stranezze di questa provincia ci fanno, purtroppo, prendere atto negativamente rispetto al fatto che spesso ormai si lanciano nel dibattito alcune tematiche forti anche se poi difficilmente si trovano soluzioni politiche adeguate in grado di avere ripercussioni economiche sul territorio. Diciamo questo – ancora Roccuzzo e Caccamo – perché dal ministero e dalla Regione non si hanno certezze su una infrastruttura, la Siracusa Gela, ormai conosciuta nel panorama nazionale ed europeo come esempio emblematico delle incompiute storiche del nostro Paese e vorremmo comprendere il perché. Il nostro appello è rivolto, anche su questo argomento, come fatto per l’aeroporto di Comiso, alla politica regionale, nazionale e financo ai parlamentari europei, affinché promuovano azioni forti e concrete che consentano un rifinanziamento di un’opera che ha portato dei benefici economici e turistici di rilevante portata già nei due tratti realizzati da Rosolini a Modica.
E, ancora, diciamo questo perché ricordiamo a tutti che la Cna territoriale di Ragusa, assieme al comitato dei fornitori e all’allora assessore regionale Marco Falcone, propiziò l’attuazione di interventi specifici per sbloccare il lotto Rosolini-Ispica della stessa autostrada. Dunque, serve un’azione simile. E occorre subito una interlocuzione autorevole con il ministero delle Infrastrutture e trasporti per sbloccare la situazione di perenne stallo in cui questa provincia ormai vive, purtroppo accontentandosi di ciò che ci viene detto dai “piani superiori”. Ci aspettiamo – concludono Roccuzzo e Caccamo – uno scatto d’orgoglio e una battaglia dura a tutela di un diritto di tutte le imprese e dei cittadini del nostro territorio”.