Ragusa – Come da recente tradizione, anche l’inizio di questa settimana politico amministrativa di Ragusa, è stato molto ‘vivace’ per non dire altro. Infatti nella seduta consiliare di lunedì pomeriggio è esploso il caso Rossana Caruso. La consigliera eletta nella lista Partecipiamo Ragusa Futura e vicepresidente del consesso cittadino ha preso la parola per lamentare la scarsa (o forse, addirittura, nulla) considerazione in cui viene tenuta la figura (istituzionale) del vicepresidente del consiglio comunale, chiamato a sostituire il presidente in caso di suo impedimento. Eppure Rosanna Caruso ha anche fatto velato riferimento a presunti accordi di maggioranza per permetterle di presiedere almeno le sedute ispettive (quelle cioè dedicate alle comunicazioni dei consiglieri): cosa questa non avvenuta e che a molti malpensanti (e noi tra questi ) ha fatto sorgere il ragionevole dubbio (Gianrico Carofiglio docet) che la vicepresidente paghi col l’ostracismo lo scotto di appartenere alla ristretta terna (insieme a Federico Bennardo e a Sebastiano Zagami) dei consiglieri sì di maggioranza ma con posizioni ‘dissidenti’ rispetto ad amministrazione e maggioranza. L’episodio ha però fornito lo spunto al consigliere 5 stelle Sergio Firrincieli per un articolato intervento su quelli che definisce “i mal di pancia della maggioranza” probabilmente destinati a “farne vedere delle belle”. Questa la nota stampa integrale dell’esponente pentastellato.
I mal di pancia della maggioranza in Consiglio comunale a Ragusa esternati dalla vicepresidente Caruso, “ne vedremo delle belle”
“Se la comunicazione della collega Caruso ci ha colti un po’ tutti di sorpresa, ritengo che non debba sfuggire il dato politico soprattutto quando la vicepresidente del civico consesso sostiene che le è stato impedito ieri di gestire i lavori alla luce delle fibrillazioni tutte interne alla maggioranza. Ecco, per l’appunto, ci chiediamo: ma che cosa sta succedendo in seno alla compagine che sostiene la giunta Cassì?”. E’ questo l’interrogativo lanciato ieri in aula a Ragusa dal consigliere comunale Sergio Firrincieli dopo che la vicepresidente Rossana Caruso aveva comunicato in maniera polemica di essere stata interdetta dalla gestione della seduta ispettiva, come invece le sarebbe toccato, essendo ciò frutto di specifici accordi, e che, per questo motivo, avrebbe abbandonato i lavori, come è poi accaduto dopo che la stessa ha completato il proprio intervento. “In effetti – continua Firrincieli – da qualche settimana a questa parte c’è un silenzio tombale per tutto ciò che attiene l’attività della maggioranza. Si parla di fibrillazioni interne e ci piacerebbe comprendere cosa ne pensa l’assessore Giovanni Iacono, che è il leader della lista Partecipiamo in cui la Caruso è stata eletta, così come sarebbe interessante sentire il pensiero del capogruppo della stessa lista, Giovanni Sortino, che, invece, si guarda bene dall’intervenire.
Tutto ciò forse dovrebbe farci guardare bene a quella che è stata la composizione eterogenea delle liste che sostenevano Cassì e che si ponevano un solo obiettivo, pur non avendo valori condivisi: quello di acquisire consenso, al di là di tutto, anche delle storture che hanno portato alla creazione di questo mostro di Frankenstein politico con cui, adesso, lo stesso sindaco si trova costretto a fare i conti. La Caruso, tra l’altro, parla di indifferenza istituzionale, che naturalmente non è solo quella di ieri pomeriggio, ma addirittura di una mancanza di coinvolgimento, di una mancanza di comunicazioni istituzionali e quindi di una mancanza di considerazione. Non vorremmo mai pensare che si tratti di una mancanza di considerazione in quanto donna perché questo sarebbe grave da parte di un’amministrazione che, all’ottanta per cento, è costituita da uomini e tutto ciò, allora, dovrebbe fare sollevare le assessore presenti in Giunta. Naturalmente, di fronte ad un mal di pancia del genere ci saremmo aspettati che l’intervento si concludesse con il passaggio della Caruso alle opposizioni o con le dimissioni dal proprio ruolo e, però, evidentemente, la stessa Caruso lascia una porta aperta all’amministrazione, al presidente del Consiglio, affinché si possa rimediare alle mancanze che, fino ad ora, ha dovuto subire. Tutto lascia presagire, comunque, che, nelle prossime settimane, ne vedremo delle belle”. (da.di.)