Modica – Domani, venerdì 13 settembre alle 19.30, nell’atrio di Palazzo San Domenico sede del comune di Modica, promosso dall’associazione RIAD ETS, dialogo con il professore Emanuele Stolfi su: ‘Democrazia, un’invenzione greca. Il professore Stolfi dialogherà con la giornalista Marianna Triberio. Emanuele Stolfi, 51 anni, da 16 anni è professore ordinario di Diritto romano e Diritti greci nella facoltà di Giurisprudenza all’Università di Siena. Giurista di fama internazionale, si occupa di storia del pensiero giuridico romano, di dottrine contrattualistiche ed ermeneutica negoziale fra esperienza antica ed elaborazione medievale e moderna, il professore Stolfi ha diretto il Dottorato in Diritto europeo e transnazionale.
Diritto di leggi e diritto giurisprudenziale negli ordinamenti giuridici occidentali nell’ateneo senese ed ha al suo attivo importanti pubblicazioni e libri. Tra i suoi più recenti ci sono: ‘Gli attrezzi del Giurista’ (2018), ‘La cultura giuridica’ (2020), ‘Come si racconta un’epidemia’ (2021), ‘La Giustizia in scena’ (2022) e ‘Prima lezione di Diritto romano’ (2023). Il professore Stolfi fa parte del Comitato Scientifico di importanti riviste di settore ed è stato ed è relatore in numerosi convegni in Italia e all’estero, guidando seminari e lezioni dottorali in molte università del nostro Paese.
Venerdì, il professore Stolfi passerà attraverso una serie di riflessioni partendo dalle radici della democrazia nella Grecia antica, analizzando il perché la democrazia nacque lì e il significato del termine. Un’analisi coinvolgente e condivisa, che sappia differenziare il modello ateniese con le democrazie moderne. Nell’antica Atene, voto e libertà di parola e pensiero erano concetti centrali dialogando sulle forme di governo e venerdì le parole del professore Stolfi punteranno a significarle anche nelle democrazie contemporanee.
L’incontro è patrocinato dal Comune di Modica, inserito nel programma del Modica Summer Fest 2024 e sarà arricchito anche da letture di passi classici, curate dall’attore Giuseppe Arezzi.