Il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, ha dichiarato che l’anno fiscale in corso, il 2023, è il peggiore di sempre. Come associazione di categoria professionale, esprimono preoccupazione riguardo al fatto che, nonostante i cambiamenti nei governi e nei soggetti, la situazione fiscale non abbia subito miglioramenti significativi. La promessa di cambiare e semplificare sembra non essere stata mantenuta.
Quest’anno, i contribuenti e i loro professionisti si trovano ad affrontare un periodo di scadenze fiscali particolarmente complesso. Negli ultimi sei mesi, si sono aggiunte ulteriori scadenze perentorie, come ad esempio la rottamazione quater, che è scaduta il 30 giugno proprio in concomitanza con la campagna dichiarativa. La categoria professionale rappresentata da Paolino desidera evitare di essere etichettata come coloro che richiedono costantemente sospensioni e proroghe. Vogliono invece dimostrare che sono capaci di organizzarsi adeguatamente, ma le scadenze sovrapposte e i tempi rallentati dall’amministrazione rendono il compito molto difficile.
I professionisti fanno notare che l’Agenzia delle Entrate rilascia le circolari contenenti le detrazioni e deduzioni solo a inizio giugno, mentre le scadenze fiscali sono già in prossimità del 30 giugno. Questo limita il tempo disponibile per elaborare le imposte in modo accurato e tempestivo. Inoltre, ogni anno cambiano le modalità per compilare le dichiarazioni fiscali e determinare le relative imposte, il che richiede un’ulteriore complessità nell’elaborazione delle dichiarazioni.
La sovrapposizione delle scadenze, come evidenziato da Paolino, è una problematica che richiede una soluzione immediata. La categoria professionale dei commercialisti è stanca di dover affrontare un gran numero di scadenze, alcune delle quali nel periodo delle ferie estive, causando notevole stress e difficoltà nella gestione delle pratiche fiscali. L’invio massiccio di lettere e avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate ai contribuenti in scadenza durante questo periodo crea ulteriori ostacoli e carichi di lavoro per gli studi professionali.
Ancora una volta, i commercialisti sottolineano la necessità di rimodulare le scadenze fiscali e semplificare gli adempimenti ripetitivi per migliorare l’efficienza della gestione fiscale. Chiedono un cambiamento di rotta e l’attenzione della politica sulla semplificazione fiscale, in modo da incrementare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La categoria professionale dei commercialisti, sebbene sia presidia di legalità e condanni l’evasione fiscale, auspica un maggiore sforzo da parte dell’Agenzia delle Entrate per individuare e perseguire i veri evasori, piuttosto che focalizzarsi sui contribuenti onesti che pagano regolarmente le tasse.
In conclusione, è fondamentale agire in fretta e apportare i necessari cambiamenti per semplificare il sistema fiscale, promuovendo una crescita economica-sociale basata sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il dialogo tra le parti coinvolte e una maggiore cooperazione potrebbero essere la chiave per migliorare la situazione fiscale e ridurre l’onere amministrativo per i contribuenti e i professionisti.