Due anziani coniugi giapponesi sono stati trovati privi di vita in un appartamento del quartiere Fleming a Roma.
L’allarme è stato dato dalla nuora che ha allertato la polizia.
Secondo le prime informazioni potrebbe trattarsi di un doppio suicidio.
I corpi della coppia, 92 e 90 anni, avevano ferite di arma da taglio.
Vicino al cadavere dell’uomo, rinvenuto nella vasca da bagno, gli agenti hanno trovato un coltello.
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Lui era Tetsuo Sakamoto, classe 1931.. Ex professore di italiano all’università degli studi stranieri di Tokyo nonché docente di lingua giapponese all’Università Orientale di Napoli per 32 anni, dal 1970 al 2002. Assieme alla moglie Eika Sakamoto aveva un figlio, Mario. Si era laureato a Tokyo nel 1954 e nel 1982 era diventato Commendatore della Repubblica italiana.
Entrambi erano conosciuti dal vicinato. E sono stati proprio i condomini dello stabile in cui i coniugi vivevano ad allertare le forze dell’ordine. Non sentendo alcun rumore provenire dall’appartamento e non incontrando le due vittime da alcuni giorni i vicini hanno chiamato i soccorsi.
E quando la polizia è arrivata entrambi erano già morti. Ma dietro un caso che al momento è stato considerati come “omicidio-suicidio”, si cela un mistero racchiuso in una lettera, una missiva scritta in ideogrammi giapponesi che è stata ritrovata sul luogo del delitto e che potrebbe spiegare cosa è accaduto in quella casa nel cuore di Roma Nord.