Ragusa partecipiamo ribadisce il no alla quarta vasca. Scende in campo, l’associazione Partecipiamo, non solo e non tanto per difendere le scelte del Sindaco Cassì in materia di smaltimento dei rifiuti, quanto e soprattutto per ribaire il proprio no alla realizzazione della quarta vasca a Cava dei Modicani, che comporterebbe un allargamento della discarica e con i conseguenti pericoli di inquinamento delle sorgenti a causa della natura carsica del sito. Dopo aver premesso che “la gestione integrata dei rifiuti è per normativa nazionale e regionale di competenza della Regione e che quest’ultima, solo un mese fa, il 9 aprile 2021, si è dotata dello strumento fondamentale, ovvero il piano rifiuti”, il direttivo di Partecipiamo attacca “rispetto al drammatico e storico contesto regionale in emergenza permanente, la chiusura dell’impianto di Lentini e la mancata congruenza ai livelli previsti delle analisi chimiche dei rifiuti conferiti all’impianto di Gela sono stati trasformati, da un gruppo organizzato ed orchestrato, in attacchi personali, attribuendo il blocco della raccolta rifiuti all’assenza della cosiddetta quarta vasca di cava dei Modicani.
Un falso vergognoso perché non c’entra nulla. Ragusa, qualche anno fa, ha fatto una scelta ben precisa ed è stata quella di investire nei rifiuti come risorsa e non sotterrare le risorse in discarica portando la raccolta differenziata oltre il 70 %. Ragusa è diventata un esempio in ambito regionale e non la pattumiera della Sicilia”. Proseguendo nella sua esposizione, il documento di Partecipiamo ricorda “la cosiddetta ‘quarta vasca’ non aveva alcun progetto definitivo ed esecutivo, erano indicati 6,5 milioni di euro per realizzarla e non si sa nemmeno chi doveva darli perché si prevedeva un progetto di finanza con privati. Non aveva senso perché l’area di cava dei Modicani non era idonea (come indicato nell’allora Piano Provinciale dei rifiuti) per le caratteristiche del terreno non rispondente alle caratteristiche morfologiche e stratigrafiche.
Poi basta pensare che solo per l’approvazione dell’innalzamento di qualche metro dell’attuale discarica la Regione ha impiegato anni e solo dopo anni, si è ottenuta l’AIA (Autorizzazione Impatto Ambientale) per l’impianto di cava dei Modicani a gennaio del 2021. Come avremmo dovuto avere e in quale anno, in assenza di un piano regionale dei rifiuti che la prevedesse, una nuova discarica (quarta vasca) quando le norme vietavano la costruzione di discariche?” Ma sopratutto, constata Partecipiamo “oltre all’oggettivo impedimento normativo, l’area di cava dei Modicani non è idonea perché li vi passano importanti fonti di approvvigionamento idrico, non è idonea perché è un sito di valenza e tutela paesaggistica come ribadito anche nel 2020, in sede di conferenza di servizi, dalla soprintendenza che ha escluso “categoricamente” ‘quarte vasche’, non è idonea perché il Comune di Ragusa ha ri-delimitato il Parco degli iblei includendo all’interno del parco le cave naturalistiche, tutte limitrofe a Cava dei modicani”.
Detto questo, l’associazione che ha in Giovanni Iacono il proprio leader, sototlinea “Ragusa ha puntato sulla raccolta differenziata e in tre anni di amministrazione a guida Cassì da 65,81 “Kg ab anno” di raccolta differenziata si è passati a 317,94 (nel 2019), da 4.853 tonnellate a 23.340 (2019)”. Ma non è finita perchè partecipiamo ha qualche sassolini da tolgiersi dalla scarpa “lascia increduli che invochino la nuova discarica in territorio di Ragusa gli stessi soggetti che avevano inaugurato il 19/10/2009 alle ore 12,00 un impianto di compostaggio mai messo in funzione e per questo ‘giochetto’ i cittadini ragusani hanno dovuto sborsare milioni di euro per conferire la frazione umida agli impianti fuori provincia. L’impianto di compostaggio è stato messo in funzione dall’Amministrazione Cassì dopo pochissimi mesi dal suo insediamento, ben 9 anni dopo quella fantomatica e fasulla inaugurazione del nulla. Ed oggi hanno la sfacciataggine di parlare e commentare. A gennaio 2021, il Sindaco Cassì ha ottenuto la valutazione di impatto ambientale per l’impianto TMB, dopo anni di ordinanze su ordinanze. Accanto all’impianto di TMB e all’impianto di compostaggio non poteva, normativamente, essere presente nessuna ‘quarta vasca’ ma può essere istallato solo l’impianto di produzione del combustibile solido secondario (CSS) e, infatti, l’SRR presieduta da Cassì ha ottenuto ad inizio 2021 l’autorizzazione ed accanto all’impianto di compostaggio che gestisce la frazione umida si produrrà dalla frazione secca selezionata con il TMB dell’indifferenziato del combustibile solido secondario già prenotato dalle cementerie”.
Poi, per il direttivo di Partecipiamo arriva il momento della rivendicazione del proprio operato “produciamo così compost dalla frazione umida per l’agricoltura, combustibile dalla frazione secca per le cementerie, raccolta differenziata di plastica, cartone, vetro, ecc. per il Conai. Di tutto questo la ‘colpa’ è di Giovanni Iacono? un consigliere comunale, pur valente e competente, su 30 può approvare tutto? Puntare sull’economia circolare, sulla raccolta differenziata, sulla difesa e valorizzazione del territorio ragusano, sul Parco degli Iblei, sono stati meriti, non colpe, del gruppo consiliare Partecipiamo, del gruppo 5 stelle, dell’amministrazione precedente a guida Piccitto, di Legambiente da sempre contraria all’ipotetica nuova discarica a Cava dei modicani e grande merito al lavoro eccellente di Cassì di questi anni. Plauso al nuovo gruppo consiliare dei 5 stelle che, coerentemente, nel 2020 hanno presentato apposito ordine del giorno contro qualsiasi ipotesi di ‘quarta vasca’ e al gruppo “Cassì sindaco” che l’ha condiviso”.
Ed infine le conclusioni “Adesso, 2021, solo adesso, finalmente, con un piano regionale dei rifiuti si può chiudere il cerchio della gestione del ciclo rifiuti per l’ambito provinciale ed avere tutti gli impianti in provincia di Ragusa. Ragusa ha la maggiore raccolta differenziata, ha l’impianto di compostaggio per la frazione umida, avrà accanto, per gestire la frazione secca, l’impianto di produzione del combustibile solido secondario. A Vittoria ci sarà il secondo impianto di compostaggio e in uno dei siti idonei già individuati dal piano provinciale dei rifiuti in quanto argillosi e a bassa densità abitativa si provvederà al conferimento della parte residuale di indifferenziato. Questa è la storia pulita, sostenibile, di rispetto e di valorizzazione del territorio, il resto è solo odio, chiacchiere e mala fede”. (da.di.)