Ragusa – Nonostante l’emergenza pandemica in atto, ancora una volta la galassia dei gruppi anarchici, libertari, del sindacalismo di base si è mobilitata per ricordare l’anniversario, il cinquantunesimo, della strage di Piazza Fontana a Milano, la ‘strage di stato’, del 12 dicembre 1969, quando una bomba esplose all’interno della banca dell’Agricoltura provocando numerosi morti e feriti tra gli agricoltori intenti a concludere contrattazioni ed affari in un triste pomeriggio invernale, la vigilia di santa Lucia e in pieno periodo prenatalizio. Per ricordare quel tragico evento, a Ragusa, il comitato No Muos, la CUB-Confederazione Unitaria di Base; USB per il sociale, il Gruppo anarchico di Ragusa.si sono dati appuntamento per il pomeriggio del 12 dicembre, dalle 16 alle 18 in Piazza San Giovanni con un presidio nel rispetto delle norme di distanziamento e anticontagio.
Gli organizzatori hanno indetto tale appuntamento “a ricordo delle stragi di Stato, delle stragi sul lavoro, delle stragi nel Mar Mediterraneo, delle stragi in corso per la pandemia da coronavirus, dovute alla distruzione della sanità pubblica da parte dei pescecani politico-mafiosi, coperti dai governi complici”. Le parole d’ordine della manifestazione sono “No alle spese militari, perchè i soldi vengano spesi per la sanità, i trasporti pubblici, le scuole. Contro il Recovery Fund, strumento di indebitamento per la realizzazione di grandi opere inutili. Per la realizzazione di un piano di messa in sicurezza del territorio. Per la chiusura di tutte le basi militari USA e NATO. Per il rientro immediato dei militari italiani impiegati in oltre 40 missioni militari all'estero a difesa degli interessi dei monopoli.
Per la libertà di movimento, contro i barconi della morte e per una gestione del fenomeno migratorio rispettosa della dignità di donne, uomini e bambini. Per il dissequestro delle navi umanitarie”. (da.di.)