L’assemblea dei soci di Veronafiere ha confermato all’unanimita’ Maurizio Danese alla presidenza per il prossimo triennio e ha nominato i membri del nuovo Cda: Barbara Blasevich, Matteo Gelmetti, Giovanni Maccagnani e Daniele Salvagno.
L’assemblea ha approvato anche il bilancio 2018 del Gruppo e della capogruppo, con ricavi superiori alle previsioni. I soci hanno preso visione del nuovo piano industriale 2019-2022 per 105 milioni di investimenti, approvato dal Cda e che prevede a fine periodo un target di fatturato a 133 milioni e il raddoppio dell’Ebitda gia’ a partire dal 2020, grazie ad alcune operazioni di mercato gia’ finalizzate come nel segmento degli allestimenti. Nel bilancio 2018 consolidato del Gruppo Veronafiere – che include, oltre a Veronafiere Spa, anche le societa’ Piemmeti, Veronafiere Servizi, Milanez&Milaneze, Metef, Medinit e Verona Parma Exhibitions – i ricavi hanno raggiunto i 92,8 milioni e un Ebitda pari a 13,9 milioni (15% sul fatturato).
Il risultato netto e’ positivo per 2,8 milioni, rispetto ai 200mila euro dell’anno precedente. "Il nuovo Cda sara’ ora impegnato nella prosecuzione di un progetto che guarda allo sviluppo strategico di Veronafiere per i prossimi vent’anni, tenendo ben presente il ruolo di motore per l’economia del territorio in cui opera e per il sistema imprenditoriale nazionale che promuove attraverso le proprie rassegne espositive", ha detto il presidente Maurizio Danese.