Fa discutere a Comiso la notizia dell’aggressione da parte di un alunno diciottenne ai danni di un docente che dopo essere stato preso a pugni ha denunciato il giovane alla polizia. I fatti risalgono al 4 dicembre scorso ma sono venuti fuori soltanto adesso.
In un istituto privato della città casmenea era appena suonata la campanella di fine lezione quando un professore ha richiamato un alunno che stava discutendo animatamente con un ragazzino più piccolo. Questo però non è piaciuto al ragazzo che, invitato ad andare dal preside, ha aggredito il professore prendendolo a pugni nel corridoio. A nulla è servito l’intervento di un altro docente intervenuto per cercare di bloccare lo studente che continuava a picchiare sia l’uno che l’altro. Alla fine intervengono altre persone e il giovane viene allontanato mentre il professore viene accompagnato al pronto soccorso del Regina Margherita per essere medicato, la sua ferita alla testa guarirà in sette giorni.
La scena dell’aggressione viene ripresa dai telefonini e fa il giro dei social. Per lo studente scatta l’espulsione e la denuncia alla polizia. Si è parlato di un ragazzo problematico, ma l’episodio ripropone ancora una volta il problema delle violenze tra le mura delle scuole con i docenti sempre più vittime degli studenti. Oltre cento i casi simili registrati nel 2018 con una media di quattro aggressioni a settimana nelle scuole italiane. Dati evidenti che dimostrano come qualcosa nell’alleanza educativa scuola-famiglia non funziona e che la figura del docente ha perso la sua autorevolezza. (Foto repertorio)