Due persone arrestate per furto di agrumi in un terreno agricolo e altre due per tentato furto di rame dai tombini dell’illuminazione pubblica sulla fascia costiera. E’ il bilancio dell’operazione “Campagne sicure” che ha visto impegnati i carabinieri della Compagnia di Modica.
In particolare i militari della Stazione di Ispica dopo una chiamata al 112 che segnalava la presenza di alcuni soggetti in una proprietà ispicese hanno sorpreso due cittadini di Rosolini, M.C. di 24 anni, incensurato, e M.A. di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine, mentre stavano caricando sull’auto alcuni sacchi di juta con circa 400 kg di limoni asportati dalla proprietà. I due giovani sono stati bloccati dai carabinieri e condotti in caserma dove sono stati dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato e, successivamente, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ragusa sono stati rimessi in libertà. La merce asportata è stata interamente recuperata dai Carabinieri e riconsegnata al legittimo proprietario.
Nelle scorse settimane a seguito della segnalazione di alcuni furti di rame sulla fascia costiera ispicese, i militari dell’Arma hanno predisposto dei servizi mirati al contrasto di tale fenomeno. Proprio nel corso di questi servizi, la scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Ispica, in località Marina Marza, hanno sorpreso altri due soggetti, N.I. di 35 anni, e M.G.S. di 19 anni, entrambi di origine romena ed incensurati, mentre stavano tentando di asportare diversi metri di cavi di rame contenuti nei tombini dell’illuminazione pubblica. I militari dell’Arma, infatti, mentre stavano perlustrando la zona costiera di Marina Marza, hanno notato in lontananza i due stranieri che stavano armeggiando nei pressi di un pozzetto contenente i cavi dell’illuminazione pubblica.
A questo punto, i Carabinieri sono subito intervenuti e li hanno sorpresi mentre stavano tentando di asportare il rame contenuto nei cavi elettrici dopo averne forzato il relativo tombino che li conteneva. I due stranieri, quindi, sono stati sottoposti a perquisizione e sono stati trovati in possesso di diversi arnesi da scasso e di alcuni sacchi di juta pronti per essere riempiti con i cavi di rame. Dal sopralluogo effettuato dai militari dell’Arma è emerso che i due soggetti avevano già forzato alcuni pozzetti ed avevano già tranciato dei cavi elettrici ed erano pronti per asportarli ma sono stati interrotti dal tempestivo intervento della pattuglia. Dunque, accertate le loro intenzioni, i Carabinieri hanno condotto i due stranieri in caserma e li hanno dichiarati in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato e, successivamente, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ragusa, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
Il fenomeno dei furti ai danni delle aziende agricole e nelle zone più isolate è continuamente monitorato da tutte le forze dell’Ordine presenti sul territorio e prioritariamente dall’Arma dei Carabinieri che, grazie alla sua capillare distribuzione sul territorio, con gli importanti presidi di prossimità dei vari comandi di stazione, costituisce la forza in campo di più rapido impiego per la prevenzione e la repressione di simili reati. I carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni ulteriori mirati servizi di prevenzione e repressione di questi reati.