Semplici cittadini e volontari di Legambiente Scicli hanno risposto alla grande all’appello del Sindaco Enzo Giannone e dell’assessore all’ecologia Carpino per ripulire tutti insieme la costa sciclitana funestata dal nubifragio dello scorso 22 gennaio,
quando tonnellate di rifiuti misti a canne, trascinati dalla furia del torrente Modica-Scicli, si sono riversati in mare e poi spinti dalla corrente di ponente si sono riversati sulla spiagge soprattutto lungo i cinque chilometri di arenile che va da Donnalucata a Cava D’Aliga. In occasione del sopralluogo fatto dal presidente della Regione siciliana Crocetta subito dopo il nubrifragio, gli amministratori sciclitani mostrarono la situazione venutasi a creare lungo il litorale al Presidente e questi promise l’intervento della Forestale che, dotata di speciali jeep avrebbe facilmente ripulito gli arenili e trasformato le canne in ottimo concime per l’agricoltura.
Ad oggi però visto che dalla Regione non è arrivato alcun aiuto, l’assessore Carpino ed il sindaco Giannone hanno pensato bene di darsi da fare, prima che recuperare i rifiuti dalla sabbia diventasse più complicato e così hanno chiesto l’aiuto della gente. Un appello al quale, come dicevamo, i cittadini hanno risposto con entusiasmo e così aiutati da un tiepido sole invernale i volontari hanno raccolto tonnellate di rifiuti formando delle vere e proprie squadre delle quali hanno fatto parte anche i soci di Legambiente che per l’occasione hanno anche lanciato l’iniziativa "Recupera e scatta", che prevede la realizzazione di foto di tutto il materiale recuperato per avviare una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti nell’ambiente.
E dalla raccolta già effettuata in queste ore è venuto fuori di tutto, dalla plastica, al vetro, al metallo, perfino pezzi di giocattoli e arredi, una dimostrazione per evidenziare che tutto ciò che viene abbandonato nell’ambiente in qualunque modo prima o poi ce lo ritroviamo intorno.