Roma – L’Ecobonus case al 110% amplia i beneficiari con inclusione delle seconde case, e gli interventi agevolati, in cui saranno incluse anche le demolizioni e ricostruzioni. Approvato dalla Camera l’emendamento che modifica l’ecobonus 110% e che andrà al voto a Montecitorio mercoledì 8 luglio. Le mofifiche fanno scendere i tetti di spesa, resta l'operatività fino al 31 dicembre 2021 esclusi gli interventi sugli IACP. Ma vediamo nel dettaglio alcune novità principali, allegando il testo – a fronte – con le modifiche (A.C. 2500-A). Alle precedenti disposizioni dell’ecobonus case al 110% si aggiungono: demolizione e ricostruzione, villette a schiera, seconde case.
Ecco per quali lavori: interventi di demolizione e ricostruzione: la novità non avrà alcun impatto dal punto di vista finanziario in quanto l’intervento già accede agli incentivi, ma darà al beneficiario più chances di scelta tra le soluzioni progettuali; messa in sicurezza antisismica: sarà agevolata anche la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo eseguita congiuntamente agli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico; efficientamento energetico su due unità immobiliari, oltre che per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali; nessuna differenza tra prime e seconde case; unità immobiliari all'interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, con uno o più accessi autonomi dall’esterno, come nel caso delle villette a schiera;
edifici appartenenti ad organizzazioni senza scopo di lucro, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale del terzo settore; ok al Superbonus per associazioni e società sportive non dilettantistiche (ASD), ma solo per gli interventi relativi agli spogliatoi.
Inoltre l’ecobonus case al 110% per l’isolamento termico sarà riconosciuto anche alle superfici opache inclinate, non solo a quelle orizzontali e verticali. In questo modo, i lavori di coibentazione potranno riguardare tutte le tipologie di tetti. Per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale in condominio, potranno essere utilizzati, oltre agli impianti centralizzati a condensazione, pompa di calore e microcogenerazione, anche gli impianti a collettori solari. Solo nei Comuni montani, sarà incentivato l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.