Ragusa – Un ponte tra passato, presente e futuro. Così si può riassumere la seconda serata del Premio Ragusani nel Mondo, andata in scena ieri, domenica 27 luglio, in una gremita piazza Libertà a Ragusa. Dopo il successo della prima serata, l’edizione del trentennale ha vissuto un altro momento memorabile, in cui le emozioni si sono alternate al talento e ai ricordi più intensi della storia iblea nel mondo.
Al centro della serata, il Premio ha voluto dare spazio ai giovani, protagonisti di una sezione nuova, pensata per valorizzare il talento emergente del territorio. Sul palco sono saliti Ruben Micieli, pianista e compositore capace di distinguersi in contesti internazionali, Loris Fichera, ingegnere specializzato in robotica medico-chirurgica, che ha già lasciato il segno in ambito scientifico ed ancora Lorenzo Guardiano, egittologo e filologo, giovane docente con all’attivo esperienze di ricerca internazionali. Infine momento particolarmente emozionante è stato quello dei fratelli Giovanni e Matteo Cutello, jazzisti chiaramontani, che si sono esibiti accompagnati dal maestro Peppe Arezzo, incantando il pubblico con la loro musica. Storie diverse ma unite da una radice comune e da un orizzonte condiviso: portare il nome di Ragusa nel mondo, guardando avanti.
Consegnati anche due prestigiosi Premi Speciali. Il primo è andato a Domenico Pisana, giornalista e critico letterario modicano, per il suo impegno nel promuovere la cultura iblea e il dialogo con il mondo arabo-mediterraneo.
Il secondo riconoscimento, dedicato al mondo del volontariato e assegnato dal Centro Servizi per il Volontariato Etneo (CSVE), rappresentato dal presidente Salvatore Raffa, è stato consegnato al dott. Mario Catalano per il progetto di cure odontoiatriche in Africa, un simbolo concreto di solidarietà.
Ma il cuore pulsante della serata è stato il lungo e commovente momento amarcord, con la partecipazione straordinaria di tantissimi premiati delle passate edizioni, alcuni dei quali giunti dai cinque continenti per essere presenti a questo storico traguardo. Presentati da Salvo Falcone e Caterina Gurrieri a sfilare sul palco sono stati Antonio Noto, Ignazio Tasca, Lorenzo Lo Presti, Renato Scuzzarello, Stefano Ricca, Carlo Trigona, Giovanni Morana, Mago Martin, Concetta Castiletti, Giuseppe Libretti, Mario Messina, Carmelo Giannone, Giuseppe Difalco, Enzo Canzonieri, Carlo Alberto Terranova, Aurora Licitra, Giuseppina Torre, Loredana Cannata, John Sudano, Giuseppe Cappello, Santino Coppa, Domenico Occhipinti, Giovanni Vaccaro, Gaspare Decaro, Anna Minardo, Giuseppe Cascone, Angelo Carnemolla, Kathy Chiavola, Stefano Giaquinta, Giovanni Cultrera, Giorgio Tumino, Carlo Corallo, Frank Caramagna, Salvatore Moltisanti, Renzo Cirnigliaro, Giorgio Scarso e Piero Selvaggio.
A concludere la serata in modo straordinario è stata, ancora una volta, la Banda Musicale della Marina Militare Italiana, che ha regalato al pubblico una nuova, raffinata e potente esibizione. Sotto la direzione del maestro Antonio Barbagallo e del maestro vice direttore Gian Luca Cantarini, la formazione bandistica ha trasformato piazza Libertà in un teatro a cielo aperto, offrendo una performance che è andata ben oltre l’aspetto musicale, diventando un vero e proprio momento di coesione civile e culturale. Sempre per la musica da segnalare l’esibizione delle giovani Beatrice La Rocca e Giorgia Faraone, ancora una volta accompagnati dai musicisti diretti da Peppe Arezzo.
La serata si è chiusa con i saluti del presidente dell’associazione Ragusani nel Mondo, Salvatore Brinch, affiancato dal presidente onorario Franco Antoci, dal direttore Sebastiano D’Angelo e dai rappresentanti del direttivo, tra cui il vicepresidente Giuseppe Lizzio, Gianni Licitra e Salvatore Medici. L’appuntamento è ora al 25 luglio 2026, con la certezza che il Premio Ragusani nel Mondo continuerà a essere il faro delle storie più belle e autentiche del territorio ibleo. Trent’anni dopo, il racconto continua.