Santa Croce Camerina – Si è concluso l’iter amministrativo per l’approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale. Ieri il Consiglio comunale ha infatti vagliato e votato le osservazioni e adesso l’iter prosegue alla Regione. E’ stato un percorso lungo, avviato dall’Amministrazione Barone, e che ha avuto uno stallo temporale non indifferente. Dopo l’approvazione dello scorso agosto da parte del Consiglio Comunale, in un clima di collaborazione di tutti i consiglieri comunali che hanno preso parte alla votazione, in due sedute consiliari sono state votate le oltre 70 osservazioni dei cittadini. Un aggiornamento allo strumento urbanistico atteso da tempo: l’ultimo PRG era in vigore dal 2005.
“Fin dal primo giorno del nostro insediamento, abbiamo ripreso a lavorarci partendo dalla condivisione, dall’ascolto e dall’analisi – dice il sindaco Peppe Dimartino -. Abbiamo scelto di portare avanti l’iter di questa variante perché di questo strumento urbanistico ne condividiamo i principi e siamo stati consapevoli, sin dall’inizio, di quanto importante fosse dotare la nostra città di un piano regolatore aggiornato, guardando allo sviluppo ed al futuro, nell’interesse esclusivo della cittadinanza”.
Dopo gli incontri aperti con i cittadini, gli ordini professionali e le associazioni del territorio, sono state apportate delle modifiche proponendo degli emendamenti che vanno nella direzione di valorizzare la vocazione turistica del territorio, di contenere il consumo di suolo e di avere principi equi per tutti.
“Nello specifico – prosegue il primo cittadino – abbiamo ottimizzato il sistema della perequazione e lavorato affinché vi possano essere le condizioni per chi vuole investire a Santa Croce, attraverso le strutture al servizio del turismo e della balneazione con la possibilità di destagionalizzare, oltre al miglioramento del sistema della viabilità extraurbana, l’implementazione di nuove aree verdi e dei servizi sulla fascia costiera”.
Inoltre, vengono poste le basi per il futuro studio di dettaglio del centro storico e degli agglomerati extraurbani, parzialmente edificati, cosi da permetterne il recupero.
“Ringrazio il consiglio comunale nella sua interezza: la presidenza, la maggioranza e l’opposizione che non ha fatto mancare il suo contributo e in particolare chi, pur nella diversità di posizioni, è rimasto diligentemente in aula per analizzare le osservazioni e fornire il proprio contributo – conclude Dimartino -. Spiace che non vi sia stata la presenza di alcuni consiglieri nelle sedute relative alle osservazioni: reputo importante il contributo di tutto il consiglio e il confronto, che c’è sempre stato, poteva essere alimentato in Aula con le dovute richieste di chiarimenti ai tecnici. Mi preme ringraziare l’assessore all’urbanistica Davide Mandarà, la giunta comunale, il progettista Ing. Franco Poidomani, il dirigente Arch. Gaudenzio Occhipinti, l’arch. Maurizio Arestia e tutto il personale dell’ufficio tecnico che ha lavorato alacremente per questa variante”.