Ragusa – L’avvicinamento del sindaco di Ragusa Peppe Cassì a Forza Italia (in molti hanno sottolineato che il primo cittadino non ha mai scritto o parlato di adesione) ha naturalmente provocato i commenti della politica locale, primi tra tutti quelli delle forze di opposizione. La coordinatrice cittadina M5 Najla Hassen afferma “Cassì si autopresenta smentendo se stesso e incarnando la peggiore politica”. Poi prosegue “Cassì e la politica dei tre forni. Quella che all’ex Provincia vede una maggioranza, al Comune di Ragusa un’altra e che adesso vede l’ingresso a Forza Italia in vista di Palermo o Roma. Insomma, quel sindaco di Ragusa che aveva sbandierato ai quattro venti di incarnare il “nuovo” e che si è invece dimostrato ancora peggio della politica più vecchia: quella nella quale pur di fare carriera si è disposti a contraddire se stessi”. Giudizio altrettanto critico quello espresso dal segretario cittadino del PD Riccardo Schininà “termina l’era del falso civismo, finalmente chiarezza.
L’annuncio dell’ingresso del Sindaco Cassì in un partito non desta alcuna sorpresa. Si tratta di un passaggio che avevamo predetto con larghissimo anticipo e in un certo senso connaturato ai meccanismi della Politica.
Più che della ‘scelta’ del Sindaco, oggi dobbiamo parlare del fallimento di un modello di governo che per anni ha distorto la dialettica politica della nostra città.
Aderendo a Forza Italia Cassì torna nel suo alveo naturale: il centrodestra. Al contempo, sancisce la fine del falso civismo della sua amministrazione, smentendo la trasversalità di un progetto sin dall’inizio fortemente connotato dalla presenza di esponenti dei partiti di quell’area.
Infine, smentisce quello che fu uno slogan tra i più insistenti dell’ultima campagna elettorale, e cioè che la politica si possa fare senza i partiti”. (da.di.)