Ragusa – Ieri, su richiesta della Procura di Ragusa, la GUP del Tribunale, ha rinviato a giudizio 7 attivisti e attiviste di Mediterranea Saving Humans per aver soccorso e portato in salvo 27 persone migranti bloccate da 38 giorni sulla petroliera Maersk Etienne a causa dello scaricabarile fra Malta e le altre autorità marittime potenzialmente interessate. I fatti risalgono all’estate del 2020 quando la nave di soccorso Mare Jonio è intervenuta per portare in un luogo sicuro le 27 persone costrette, in condizioni disumane, a sopravvivere su un ponte di una nave per 38 giorni, tra loro anche una donna che racconterà di essere stata stuprata dai suoi sequestratori nei Centri di detenzione in Libia.
L’accusa grave è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che si inserisce nel clima politico generale di repressione verso chi pratica solidarietà in mare e in terra, verso chi è dalla parte della tutela dei diritti umani e verso chi denuncia le atroci responsabilità del nostro governo e dell’Europa nella continua violazione di tali diritti. A queste accuse Mediterranea Saving Humans risponde oggi con la bella notizia dell’acquisizione di una nuova e più grande nave di soccorso che sarà operativa nel Mediterraneo Centrale.
Sinistra Italiana Ragusa esprime profonda, concreta e attiva solidarietà all’equipaggio della Mare Jonio e di tutta Mediterranea Saving Humans: “I compagni e le compagne di Mediterranea non saranno lasciati soli ad affrontare questo lungo processo che rappresenta un processo al soccorso civile in mare. Il soccorso in mare non è reato e saremo sempre accanto a chi si adopera con il proprio impegno a soccorrere chi rischia la vita in mare”, dichiara Stefania Pagliazzo di Sinistra Italiana Ragusa.