Una nuova tranche di ecobonus o bonus auto, moto e veicoli commerciali è in arrivo. Il decreto è pronto, è al vaglio della Corte dei Conti e manca la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Sono stati stanziati 950 milioni di euro con l’obiettivo di incentivare la rottamazione delle auto altamente inquinanti, l’Euro 0, 1, 2 e 3, che sono ancora il 25% del parco circolante italiano.
Nel 2024, il contributo massimo ottenibile o bonus auto, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5.000 a 13.500 euro per chi ha un Isee inferiore a 30mila euro. È previsto, inoltre, un contributo di rottamazione proporzionale alla classe ambientale di appartenenza del veicolo rottamato e la possibilità di rottamare anche le Euro 5.
Gli incentivi per la rottamazione:
- In assenza di rottamazione sarà erogato un contributo di:
- 6.000 euro nella fascia di emissioni 0-20;
- 4.000 euro nella fascia 21-60;
- mentre non è previsto alcun bonus nella terza categoria di emissioni.
L’importo del contributo aumenta progressivamente in caso di rottamazione, in base all’anzianità e all’inquinamento del veicolo. Rottamando un veicolo Euro 4, si potrà ricevere un incentivo di:
- 9.000 euro nella fascia 0-20;
- 5.500 euro nella fascia 21-60;
- 1.500 euro nella fascia 61-135.
Con un veicolo Euro 3 da rottamare, il contributo sale, rispettivamente, a:
- 10.000 euro;
- 6.000 euro;
- 2.000 euro.
Con un veicolo Euro 0, 1 o 2, l’incentivo aumenta ulteriormente, raggiungendo rispettivamente:
- 11.000 euro;
- 8.000 euro;
- 3.000 euro.
Limiti di prezzo dell’auto:
- È fissata una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, privo dell’IVA, IPT e messa su strada:
- 35.000 euro nelle fasce di emissione 0-20 g/km e 61-135 g/km di CO2 (42.700 euro calcolando l’IVA)
- 45.000 euro nella fascia intermedia 21-60 g/km di CO2 (54.900 euro tenendo conto dell’IVA).
Le auto usate Euro 6, con emissioni fino a 160 g/km di CO2 e un prezzo fino a 25.000 euro, beneficeranno di un incentivo di 2.000 euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4. Questo limite di prezzo taglia fuori molte auto elettriche, che quindi al momento dell’acquisto non godono dell’Ecobonus statale.
Maggiorazioni:
- Per le prime due fasce di emissioni, è prevista una maggiorazione del 25% per singoli componenti di un nucleo familiare con un ISEE inferiore a 30.000 euro, portando l’incentivo massimo fino a 13.500 euro per le auto elettriche. Inoltre, per i redditi bassi è possibile accedere anche rottamando un veicolo Euro 5, ottenendo un bonus di 8.000 euro nella fascia 0-20 e di 5.000 euro nella fascia 21-60.
Come saranno distribuiti i fondi:
- Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha voluto la seguente distribuzione dei fondi:
- 240 milioni per l’acquisto o il leasing di auto elettriche;
- 402 milioni per il contributo ai vecchi modelli con motore termico o ibride full;
- 140 milioni per le ibride plug-in;
- 20 milioni per i taxi;
- 53 milioni per veicoli commerciali;
- 50 milioni per il noleggio a lungo termine;
- 10 milioni per l’installazione di impianti a GPL e metano;
- 32 milioni per moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici;
- 5 milioni per quelli a motore termico;
- 20 milioni per l’acquisto di auto usate.
Quando sarà attuativo?: Il via libera definitivo potrebbe richiedere ancora un mese: i passaggi successivi includono la firma della presidenza del Consiglio, l’esame da parte della Corte dei Conti, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’aggiornamento della piattaforma degli incentivi Invitalia-Mimit.