La Rottamazione Quinquies si configura come un’importante innovazione nel panorama della regolarizzazione dei debiti fiscali e contributivi per imprese, professionisti e partite IVA. Ma a che punto siamo con questa attesa misura e quali sono le sue reali prospettive?
La Rottamazione Quinquies: in discussione in Parlamento
Attualmente, la Rottamazione Quinquies è oggetto di discussione presso la Commissione Finanze del Senato, nell’ambito del disegno di legge AS 1375. Questa iniziativa, sostenuta in particolare dalla Lega, prevede una rateizzazione estesa fino a 120 rate (10 anni) per i debiti affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Un punto cruciale è la proposta di cancellazione di sanzioni e interessi, con il contribuente chiamato a versare solamente il capitale dovuto, oltre alle spese di notifica ed esecuzione.
Le scadenze inizialmente previste per l’adesione (30 aprile 2025), la risposta (30 giugno) e la prima rata (31 luglio) sono ormai superate. La necessità di definire tempistiche operative precise e di adeguare le procedure digitali ha imposto un rinvio. È probabile che la misura venga inclusa nella prossima Legge di Bilancio 2026, con una potenziale approvazione in autunno.
Prospettive e sviluppi attuali
Il percorso della Rottamazione Quinquies è ancora in evoluzione, con alcuni nodi cruciali da sciogliere:
- Coperture Finanziarie: La Ragioneria Generale dello Stato e il Ministero dell’Economia sono al lavoro per quantificare l’impatto economico della misura e individuare le risorse necessarie per finanziarla. Questo rimane uno degli aspetti più delicati.
- Platea dei Beneficiari: Il dibattito è aperto sulla definizione esatta dei destinatari. Mentre il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo propende per un’applicazione ristretta ai soggetti in comprovata difficoltà economica, la Lega spinge per una platea più ampia, includendo anche coloro che non sono riusciti a saldare integralmente i propri debiti.
- Flessibilità e Innovazioni: La proposta si distingue per una rateizzazione eccezionalmente lunga (fino a 10 anni) e la possibilità di “saltare” fino a 8 rate senza perdere il beneficio della misura. Si sta inoltre valutando l’inclusione delle cartelle notificate nel 2024, purché relative ad annualità pregresse.
- Tributi Locali: La possibilità di includere tributi come IMU, TARI, multe stradali e bollo auto è ancora in discussione e dipenderà dalla decisione degli enti locali di aderire alla misura.
- Avvisi Bonari: Gli avvisi bonari non saranno ammessi alla Rottamazione Quinquies, principalmente per ragioni di copertura finanziaria.
Evoluzioni della proposta e tempistiche
Il lavoro in Parlamento e al Ministero dell’Economia prosegue, ma alcune incertezze persistono. L’intento dichiarato non è quello di offrire un “regalo agli evasori”, bensì di fornire uno strumento per sostenere chi si trova in difficoltà e, al contempo, garantire maggiori risorse alle casse dello Stato. Sebbene l’obiettivo fosse avviare la “pace fiscale” nell’estate del 2025, la prudenza del Governo e la complessità nel reperire le adeguate coperture potrebbero posticipare l’approvazione all’autunno o, come accennato, all’inserimento nella Legge di Bilancio 2026.
Sintesi operativa per le aziende
- La Rottamazione Quinquies non è ancora operativa, ma è una priorità per la maggioranza di governo.
- Le tempistiche sono in fase di ridefinizione: l’approvazione potrebbe avvenire con la Legge di Bilancio 2026.
- Le principali innovazioni includono la rateizzazione fino a 120 rate, la decadenza dopo 8 rate non pagate, l’azzeramento di sanzioni e interessi, e la potenziale inclusione di tributi locali.
- Cosa fare ora: è fondamentale monitorare con attenzione l’iter parlamentare e verificare periodicamente il proprio cassetto fiscale per identificare i debiti che potrebbero rientrare in questa agevolazione una volta che sarà operativa.