Ragusa – È nella nuova sezione Giovani del Premio Ragusani nel Mondo che quest’anno brillano due nomi che, da tempo, fanno parlare ben oltre i confini locali. Giovanni e Matteo Cutello, gemelli nati nel 1998 a Chiaramonte Gulfi, sono un orgoglio ibleo che ha saputo conquistare i palcoscenici più importanti del mondo, portando con sé talento, disciplina e una passione bruciante per il jazz.
Alla conferenza stampa della vigilia, non hanno nascosto emozione e gratitudine: “Essere premiati nella nostra terra ha un significato speciale. Dopo tante tappe in giro per il mondo, tornare a casa è sempre un momento di pace, di affetto, di ricarica. Qui ritroviamo l’energia che ci serve per continuare a creare”, hanno detto sorridendo.
La loro storia è fatta di precocità e determinazione: iniziano a suonare a soli sette anni – Giovanni il sassofono, Matteo la tromba – guidati dall’entusiasmo e dall’orecchio musicale del padre Gaetano. Sin da subito rivelano un talento naturale che non sfugge a un mostro sacro del jazz come Enrico Rava, che li segnala tra i maggiori talenti emergenti in Italia. A undici anni suonano già al leggendario Porgy & Bess di Vienna, su invito di Mathias Ruegg, direttore della Vienna Art Orchestra. Due anni dopo, nel 2014, è Giovanni Mazzarino – maestro e mentore – a volerli a New York, dove si esibiscono all’Istituto di Cultura Italiana e nei più celebri jazz club della città. È l’inizio di una carriera in rapidissima ascesa. Nel 2015 esce il loro primo disco “Kick Off”, con la partecipazione di Gegè Telesforo, che resterà un riferimento costante nel loro percorso artistico.
Proprio con Telesforo oggi sono in tour con il progetto “Big Mama Legacy”, dedicato al blues, nei teatri di tutta Italia. Non mancano i riconoscimenti: dal Premio Internazionale Massimo Urbani nel 2015, alla prestigiosa borsa di studio Full Tuition ottenuta l’anno successivo per il Berklee College of Music di Boston, dove si laureano entrambi in “Jazz Composition e Film Scoring”. Lì studiano con maestri assoluti del jazz mondiale: da Joe Lovano a Danilo Perez, da John Patitucci a Terri Lyne Carrington. Il mondo li chiama: Panama Jazz Festival, Dominican Republic Jazz Festival, concerti con Renzo Arbore, partecipazioni televisive su Rai 2 e Radio 2, fino alle recenti collaborazioni nei progetti discografici di Mario Biondi e Stefano Di Battista.
Proprio con Di Battista, nel novembre 2023, suonano al Quirinale davanti al Presidente Sergio Mattarella. Un’esperienza che si ripete anche nel giugno 2024, al Castello Svevo di Brindisi, per il vertice G7. Il loro ultimo singolo, “Chicco’s Blues”, pubblicato a marzo 2024, è un esempio della loro maturità artistica e della capacità di fondere generi e generazioni: vi partecipano Alex Britti e, ancora, Di Battista. “Qui siamo cresciuti come persone prima ancora che come musicisti. Essere premiati a casa, davanti a chi ci ha sempre sostenuti, ha un valore che nessun palco internazionale potrà mai eguagliare”, hanno dichiarato con sincera commozione Due giovani che diventano il simbolo di una Sicilia giovane, cosmopolita e creativa, che guarda al mondo senza dimenticare le proprie radici. Appuntamento dunque per il 26 e 27 luglio per la due giorni del Premio Ragusani nel Mondo, in piazza Libertà a Ragusa.