Una nuova misura di supporto economico è stata introdotta a favore delle lavoratrici madri con l’entrata in vigore del Decreto Legge 30 giugno 2025, n. 95, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149/2025. Il cosiddetto “bonus mamme 2025” si configura come uno strumento di integrazione al reddito, ideato per incentivare l’occupazione femminile e supportare la genitorialità.
Dettagli del Bonus Mamme 2025: a chi spetta e quanto vale
Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 giugno, prevede un riconoscimento di 40 euro al mese per ogni mese o frazione di mese lavorato. Questo beneficio è destinato alle madri che soddisfano i seguenti requisiti:
Essere lavoratrici dipendenti o autonome.
Avere un reddito annuo inferiore a 40.000 euro.
Essere madri di almeno due figli, di cui il più piccolo non abbia ancora compiuto 10 anni.
L’importo sarà erogato per l’anno 2025 come misura una tantum ed è cumulabile con altri strumenti di sostegno al reddito, purché siano rispettate le soglie previste.
Le altre misure in vigore per il 2025
Accanto a questa novità, rimane confermata per l’intero 2025 una misura già introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, art. 1, comma 180). Questa prevede uno sgravio contributivo totale per le lavoratrici madri di tre o più figli titolari di contratto a tempo indeterminato.
Tale agevolazione, che ha un impatto significativo per le lavoratrici con prole, si affianca al nuovo bonus da 40 euro mensili, ampliando ulteriormente la platea dei beneficiari delle politiche volte a favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Prospettive dal 2026
A partire dal 1° gennaio 2026, il sistema di incentivi per le madri lavoratrici sarà oggetto di una disciplina strutturale. La Legge di Bilancio per il 2025 (Legge n. 207/2024, art. 1, comma 219) prevede infatti interventi a regime, finalizzati a sostenere la natalità e a promuovere l’occupazione femminile in un’ottica di lungo periodo.