Ragusa – La sede della Sovrintendenza di Ragusa ha ospitato l’incontro tra il sovrintendente ai Beni culturali di Ragusa, Antonino De Marco, e la Cna. L’associazione di categoria era rappresentata dal neopresidente territoriale di Ragusa, Giampaolo Roccuzzo, dal segretario territoriale, Carmelo Caccamo, e dal responsabile di Cna Edilizia Giorgio Stracquadanio. L’incontro, richiesto dall’associazione di categoria, ha affrontato il tema dell’utilizzo come materiale inerte dei massi di roccia erranti e dei massi che emergono dopo la sistemazione e/o la pulizia del suolo agricolo nell’area dell’Altipiano ibleo (regolite).
E’ stato fatto notare al sovrintendente che questi detriti naturali, oltre a occupare diverse porzioni di terreno agricolo che, ovviamente, non può essere utilizzato per le pratiche colturali, presentano ottime caratteristiche fisiche e meccaniche e quindi possono essere usati come sottoprodotti in edilizia. In questo modo, cioè con lo spietramento del terreno tramite la rimozione di questi massi, si può avere materia prima senza modificare le caratteristiche del suolo, del paesaggio e più complessivamente dell’orografia dell’area iblea.
Il dott. De Marco, nel condividere la posizione della Cna, ha voluto anche rimarcare l’importanza della tutela del paesaggio e quindi del ruolo della Sovrintendenza che è di dialogo e di confronto con le esigenze delle imprese per individuare soluzioni sempre in linea e nel rispetto delle norme. E’ stato compiuto un importante passo in avanti non solo verso una collaborazione più stretta tra l’istituzione e le imprese rappresentate dalla Cna, ma in particolare è stato stabilito che gli interessi delle imprese devono essere in linea con la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico.