Nonostante gli sforzi per incentivare le domande, l’Assegno Unico Universale (AUU) ha registrato un calo sia nel numero dei richiedenti che negli importi complessivi erogati nei primi mesi del 2025. I dati INPS indicano una diminuzione delle famiglie beneficiarie, scese sotto la soglia dei 6 milioni al mese, nonostante gli aumenti introdotti per le famiglie numerose.
Quando arriva l’Assegno Unico di Luglio 2025
Per la maggior parte dei beneficiari abituali, che hanno già svolto le pratiche in passato e ricevuto almeno un pagamento a giugno, l’accredito dell’Assegno Unico Universale di luglio 2025 è previsto tra il 15 e il 18 luglio. Il denaro sarà accreditato automaticamente sul conto corrente indicato, senza necessità di ulteriori richieste.
Le date di pagamento cambiano per coloro che richiedono l’Assegno Unico per la prima volta nel mese di luglio, o per le famiglie che hanno comunicato cambiamenti nella composizione del nucleo (come la nascita di un nuovo figlio o una separazione). In questi casi, il nuovo importo viene solitamente accreditato entro la fine del mese.
Per verificare lo stato dell’accredito e consultare il proprio profilo INPS, è possibile accedere tramite identità digitale valida, come Carta d’Identità Elettronica (CIE), SPID o CNS.
Le novità del 2025 per l’Assegno Unico
Il 2025 ha introdotto diverse modifiche all’Assegno Unico, pensate per adeguarlo e potenziarlo:
- Aggiornamento all’inflazione: Da febbraio, tutti gli importi sono stati aggiornati con un aumento dello 0,8%, portando l’assegno massimo ottenibile per figlio a oltre 200 euro al mese.
- Maggiorazioni per famiglie numerose: Il Governo ha introdotto specifiche maggiorazioni per sostenere questi nuclei e contrastare la denatalità:
- Le famiglie con almeno 3 figli e ISEE fino a 45.939,56 euro avranno un aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni.
- Le famiglie con almeno 4 figli avranno un aumento fisso di 150 euro al mese.
Perché stanno calando i richiedenti e gli importi?
Secondo gli ultimi dati INPS, i primi sei mesi del 2025 hanno registrato un calo delle domande di nuovi assegni unici rispetto al 2024. Questo ha comportato una riduzione complessiva dei beneficiari e, di conseguenza, anche degli importi totali erogati. Per la prima volta quest’anno, il numero di famiglie che ha ricevuto l’assegno unico mensilmente è sceso leggermente sotto la soglia dei 6 milioni, con una riduzione dell’1,2% rispetto all’anno precedente.
Anche gli importi medi si riducono, nonostante gli aumenti previsti. Questa circostanza potrebbe essere collegata alla scadenza dell’ISEE, fissata a giugno. Sebbene l’assegno unico sia universale e tutte le famiglie ne abbiano diritto, l’ISEE determina l’importo specifico per ciascun nucleo. Senza una presentazione tempestiva, l’assegno si riduce automaticamente al minimo.