Ragusa, Damiano Caruso testimonial del ciclismo. Il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Ragusa, Mario Chiavola, lamenta che il sindaco Cassì si sia appropriato dell’idea dallo stesso Chiavola proposta in tempi non sospetti di far diventare il campione nazionale di ciclismo Damiano Caruso testimonial della pratica delle due ruote in città. L’esponente dem, già in data 1 giugno, dunque due giorni prima che Caruso fosse ricevuto in Comune dal sindaco, aveva suggerito di “fare diventare Ragusa la città del ciclismo, esortando la giunta a non sprecare questa possibilità e ad impegnarsi in tal senso”. Proprio prendendo spunto dall’incontro che l’amministrazione cittadina aveva annunciato di voler avere con il campione del Giro d’Italia, Chiavola osservava “riteniamo possa essere l’occasione per chiedergli di diventare testimonial dell’uso della bici, nella nostra città, per giovani e meno giovani”, poi aveva ricordato “in città non si vedevano campioni simili nel mondo delle due ruote dai tempi di Cupperi e Canzonieri.
Con Caruso, adesso, Ragusa può davvero ambire a diventare la città del ciclismo”. Tornando all’appropriazione ‘indebita’ dell’idea da parte del primo cittadino, Chiavola sottolinea “campione di lealtà sportiva il capitano della Virtus, Peppe Cassì, tanti anni fa. Non c’è dubbio. Se l’applicasse anche in politica, da sindaco, non sarebbe male. A maggior ragione se, quando si parla di argomenti sportivi, ci si appropria di idee altrui facendole passare per proprie”. Il capogruppo democratico si riferisce appunto “all’annuncio fatto dal sindaco, durante la cerimonia dedicata al campionissimo Damiano Caruso, fresco di trionfo morale al Giro d’Italia, riguardante l’invito rivolto allo sportivo affinché diventi testimonial della mobilità alternativa per la nostra città” e aggiunge “peccato che appena 48 ore prima la proposta era partita dal sottoscritto, con una nota ufficiale, in cui mi rivolgevo all’Amministrazione comunale proprio chiedendo alla stessa di fare quello che, poi, nei fatti, è accaduto.
Il problema è che il primo cittadino si è guardato bene dall’affermare che questa proposta arrivava dai banchi dell’opposizione. Sarebbe bastata solo un pochino di onestà intellettuale per evitare di esporsi a ogni tipo di polemica. Noi, comunque, polemiche non ne vogliamo fare. Siamo stati presenti durante la cerimonia a celebrare la grande impresa di Caruso. E continueremo a farlo. Questo, però, non significa che possiamo passare sopra a certe cose e che non sia necessario, come in questo caso, mettere i puntini sulle i”. (da.di.)