Assegno unico da 250 euro per ogni figlio e le ultime novità. L’assegno unico universale da 250 euro per ogni figlio diventa legge ed attende solo il via libera del Senato, domani 30 marzo. Poi si dovranno attendere 3 mesi per l’attuazione ovvero l’assegno da 250 euro dovrebbe arrivare a luglio. A confermarlo nei giorni scorsi è stato lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi assicurando che da quella data, fissata dall'ultima legge di Bilancio, tutte le famiglie riceveranno 250 euro al mese per ogni figlio. Per centrare l'obiettivo il Governo dovrà correre e attuare in tre mesi scarsi la legge delega, il cosiddetto “Ddl famiglia” che il Senato si appresta ad approvare definitivamente martedì 30 marzo. Un disegno di legge che per il Partito democratico e Italia Viva rappresenta il primo vero passo della riforma fiscale, messa in agenda dal Governo Draghi.
Ma cos’è l’assegno unico universale?
L’assegno unico e universale è un nuovo aiuto che rientra nel Ddl famiglia che andrà a sostituire tutte le attuali forme di sostegno che il sistema oggi riconosce alla famiglia, dalle detrazioni Irpef per carichi familiari relative ai figli agli assegni al nucleo, dal bonus bebè a quello per la natalità o l’adozione, dal bonus mamme all’assegno per il terzo figlio. L’assegno unico è detto universale perché sarà corrisposto ogni mese a tutti i contribuenti, siano essi lavoratori autonomi o dipendenti, capienti o incapienti. Fino ad oggi, infatti, il sostegno era una prerogativa dei lavoratori dipendenti.
Ma a chi spetta l’assegno unico universale?
Il nuovo assegno, sotto forma di credito d’imposta o di denaro, sarà riconosciuto per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età e con importo maggiorato dal secondo figlio in poi. Sarà comunque corrisposto fino al compimento del 21 anno di età ma sarà ridotto nell'importo ed erogato direttamente al figlio maggiorenne nel caso in cui questo sia iscritto all'università, svolga un tirocinio, frequenti un corso professionale, sia impegnato nel servizio civile universale, svolga un lavoro a basso reddito o sia registrato come soggetto disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l'impiego o un'agenzia per il lavoro.
Inoltre l'assegno sarà maggiorato – secondo un'aliquota non inferiore al 30% e non superiore al 50%, per ciascun figlio con disabilità, rispettivamente minorenne o maggiorenne e di età inferiore a ventuno anni, con importo della maggiorazione graduato secondo le classificazioni della condizione di disabilità. Per la definizione di figlio a carico occorre far riferimento al Testo unico delle imposte sui redditi dove l'articolo 12, comma 2, definisce fiscalmente a carico i figli che abbiano un reddito non superiore a 4.000 euro, ovvero a 2.840,51 euro nel caso abbiano un'età superiore a ventiquattro anni.
Con l'ultima legge di bilancio il Governo ha rifinanziato il «Fondo assegno universale e servizi alla famiglia» con tre miliardi di euro per l'anno 2021 e 5 miliardi per il 2022. Le ulteriori risorse per garantire gli annunciati 250 euro al figlio per ogni mese saranno recuperate dalle misure di sostegno alla famiglia oggi in vigore (assegni al nucleo, bonus bebè, l'assegno dal terzo figlio in poi, il fondo natalità, ecc.) e che potranno essere ulteriormente individuate dal Governo nel corso dell'esercizio della delega.
In alternativa i partiti di maggioranza sono già pronti a giocarsi la carta di nuovo debito.