Lavoro
Federmanager, sostenibilità strategica
Per 2 manager su 3 la certificazione della sostenibilitÃ
MILANO - Per 2 manager su 3 la certificazione della sostenibilità è la chiave ai fini reputazionali, per essere competitivi, con un conseguente aumento dei profitti e una maggiore attrattività nei confronti della clientela e per l’eccesso ai finanziamenti. Uno su due ritiene che sia una sfida di sistema da vincere tutti insieme, mentre la maggior parte dei dirigenti è convinta che la priorità più urgente sia l’istruzione. Sono questi alcuni risultati della ricerca ’’La sfida della sostenibilità competitiva’’, condotta su 1.121 iscritti a Federmanager e presentata oggi nel web talk ’’Il valore della sostenibilità . Profitto, concorrenza e reputazione d’impresa’’. Secondo il 66% degli intervistati, la sostenibilità non va percepita come un costo, ma come un investimento strategico.
Tra i rischi di una mancata sostenibilità , i manager individuano innanzitutto la possibilità concreta di subire forti limitazioni operative e di non riuscire ad avere uno spazio sul mercato (rispettivamente per il 70% e per il 61% del campione). Interrogati su quali siano i temi più urgenti per favorire un processo di sviluppo sostenibile, gli intervistati hanno messo al primo posto l’accesso ad una istruzione di qualità (65%), seguito dalla riduzione delle emissioni (61%) e dall’importanza di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti (51%). Nell’opinione dei manager, poi, emerge la rilevanza di interventi di tipo sociale, come il contrasto della corruzione amministrativa (61%) e un’efficace assistenza sanitaria territoriale (57%).
Per un manager su due si tratta di una grande sfida globale che o si vince con l’aiuto di tutti o si perde. Interrogati sull’utilizzo che farebbero del Recovery Fund, i manager hanno indicato la digitalizzazione avanzata della pubblica amministrazione e dei servizi, seguita da un’istruzione di qualità e dalla sostenibilità ambientale. ’’La sostenibilità ambientale è un concreto driver di sviluppo. E’ ormai avvertita come una necessità dal mondo del management, non è una velleità , non è un orpello. Se non comprendiamo che questa sfida ha una dimensione economica, non potremo mai veramente vincerla’’, ha detto il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, che ha aggiunto: ’’La cosa che dobbiamo augurarci è che anche il nostro governo nazionale consideri la sostenibilità un progetto-Paese. Non basta che la lotta ai cambiamenti climatici sia sentita come obiettivo.
Chiediamo che le risorse sia destinate a supportare la transizione verde dell’industria, a favore di chi adotterà il nuovo modello d’impresa, l’unico capace di far alzare i nostri indici di produttività . Misure come il superbonus per l’edilizia, strumenti fiscali che rendano finanziariamente conveniente investire in efficienza energetica ed economia circolare o, ancora, procedure semplificate per chi sviluppa tecnologie verdi, devono entrare a pieno titolo nell’agenda di governo’’.
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