Roma – Il bonus da 1.000 Inps a maggio potrà essere richiesto dai lavoratori co.co.co, partite Iva, professionisti, autonomi, stagionali. Il bonus da 1.000 euro confermato nel decreto di Rilancio prende il posto del vecchio bonus da 600 euro di marzo ed aprile. A differenza di quello da 600 euro è soggetto alla dimostrazione di aver subito un danno dalla crisi coronavirus di almeno il 33% sul guadagno del secondo bimestre 2020. Ma chi tocca il bonus da 1.000 e quali sono i requisiti? Il bonus tocca ai titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS (purché non titolari di pensione) se: siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre la data del 31 dicembre 2020, oppure abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del Decreto di prossima approvazione.
Tocca ai liberi professionisti con partita IVA che dovrà essere attiva non più alla data del 23/02/2020 (come previsto nel Decreto Cura Italia) ma alla data di entrata in vigore del Decreto di prossima approvazione. Ci sono delle novità per i professionisti e le Partite Iva. L’importante novità riguarderebbe la necessità per i professionisti (senza cassa privata) di dimostrare la riduzione del reddito del secondo bimestre 2020 (marzo-aprile) di almeno il 33% rispetto a quello dello stesso periodo del 2019 per poter accedere al bonus per il mese di maggio. Il reddito viene calcolato secondo il principio di cassa come differenza tra ricavi/compensi percepiti e i costi inerenti all’attività sostenuti, comprese le eventuali quote di ammortamento.
Il professionista, nella presentazione della domanda, dovrà autocertificare all’Inps il possesso dei requisiti. L’inps comunica all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato la domanda per l’opportuna verifica, a seguito della quale l’Agenzia restituisce gli esiti all’inps. Il bonsu da 1.000 euro prevede anche degli esclusi, vediamo chi sono e perché. Al momento sono esclusi i professionisti con cassa privata dal bonus 1000 euro (per loro solo il vecchio bonus 600 euro, che però finisce ad aprile). Ma il Governo ha confermato che il bonus andrà anche a loro. Si aspetta un decreto interministeriale del MEF per assegnare alle casse private i fondi necessari.
Il bonus da 1.000 euro spetta anche ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione speciale dell’AGO (purché non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie) se: hanno cessato l’attività hanno subito una riduzione almeno pari al 33% del fatturato/corrispettivi nel secondo bimestre 2020 (marzo-aprile) rispetto a quello dello stesso periodo del 2019. Il lavoratore autonomo, nella presentazione della domanda, dovrà autocertificare all’inps il possesso dei requisiti. L’inps comunica all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato la domanda per l’opportuna verifica, a seguito della quale l’Agenzia restituisce gli esiti all’inps. Infine tra i beneficiari del bonus da 1.000 euro ci sono anche i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°(gradi) gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore del Decreto in corso di approvazione. Il bonus è riconosciuto anche ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore del Decreto in corso di approvazione. Secondo il decreto Rilancio il bonus 1000 euro sarà erogato a giugno. Si spera senza i ritardi che hanno caratterizzato il bonus 600 euro.
Ora vediamo come si fa a richiedere il bonus da 1.000 euro di maggio. Dallo scorso 2 aprile l’INPS ha comunicato due differenti fasce orarie per la compilazione delle domande all’interno del sito www.inps.it dopo i pesanti disservizi causati da un numero troppo elevato di tentativi contemporanei di accesso. Per i patronati l’accesso sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 16, mentre per i cittadini dalle ore 16 alle ore 8, con accesso libero il sabato e la domenica. L’accesso al portale INPS potrà essere effettuato, in alternativa alle modalità tradizionali, anche mediante un PIN semplificato da richiedere al contact center INPS al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 da rete mobile (a pagamento in base al piano tariffario del proprio gestore telefonico) oppure all’indirizzo https://serviziweb2.inps.it/RichiestaPin/jsp/menu.jsp. Considerato che il Decreto Rilancio ha sostanzialmente modificato i requisiti per l’accesso ai diversi bonus, sarà necessario attendere i tempi tecnici per la modifica del sito INPS e della modulistica da compilare. Al momento non si hanno informazioni circa le tempistiche per la presentazione delle nuove domande.
Come sempre sarà determinante il fattore tempo considerato che nel Decreto viene specificato che l’inps agisce nel rispetto di limiti di spesa stabiliti dal Governo e che, qualora, nel corso del monitoraggio delle domande ricevute, emergano scostamenti anche prospettici rispetto ai limiti di spesa fissati, non saranno adottati altri provvedimenti concessori. Di fondamentale importanza per la verifica dei requisiti per l’accesso ai bonus è la data di approvazione del Decreto, in Gazzetta dal 20 maggio.