Ragusa – E’ stata una stagione speciale. Una scommessa. Per ridare slancio agonistico a una cittadina che dal punto di vista sportivo vanta nobili natali (basta ricordare i fasti dell’Aurora nel volley). Questo quanto affermano il presidente dell’Asd Giarratana, Marco Baglieri, e il vicepresidente Giacomo Puma nel raccontare l’esperienza straordinaria che ha preso il via dal basso, con una squadra di calcio a cinque che milita nel campionato di Serie D e che rilancia i colori rossoblù tipici del centro montano.
Una stagione che, però, a un certo punto, nonostante le velleità di primato, si è interrotta sul più bello, a causa dell’emergenza sanitaria. E adesso, dopo oltre due mesi di stop, la società traccia un bilancio di un campionato che difficilmente potrà ripartire. “Abbiamo dimostrato, qualora ce ne fosse di bisogno – sottolineano Baglieri e Puma – che, con la volontà, si può andare da qualsiasi parte. Noi ci eravamo mossi con uno slogan ben preciso, cioè “Nati per la vittoria”, ed è quello che abbiamo anche ora ben fisso in mente perché vogliamo creare una realtà vincente che possa, il più possibile, puntare in alto, una realtà che ha lasciato una specifica traccia, almeno crediamo, della propria forza.
Siamo nati con l’intento di creare entusiasmo, di mettere in piedi un altro motivo di unione per la nostra realtà. E finora i fatti, al di là dello stop per forza maggiore, ci hanno dato ragione. Eravamo in corsa per la promozione e siamo sempre convinti che ci sono tutti gli ingredienti per potere andare ulteriormente avanti, con il supporto del pubblico e il sostegno di chi ha creduto nel nostro progetto. Adesso attendiamo le decisioni, sull’attuale campionato, che arriveranno dal comitato regionale.
Dopodiché ci organizzeremo per la prossima stagione sperando che si possa andare verso una riforma visto che, con la grave situazione economica che riguarda un po’ tutti, difficilmente sarà possibile ripartire come se niente fosse. Ma da questo punto di vista attendiamo ancora le decisioni che arriveranno dall’alto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.