Meteo ancora instabile in Italia. Dopo le temperature alte previste per il weekend soprattutto in Sicilia torna il gelo. La prossima settimana arriva il freddo artico e la neve a bassa quota. Le previsioni annunciano una nuova ondata di freddo polare a partire dalla notte del 4 febbraio. Le temperature alte rispetto alla media stagionale che si stanno registrando oggi, 2 febbraio, in tutta Italia ed in particolare in Sicilia dopo si prevedono picchi fino a 20 gradi, dureranno poco.
La previsioni meteo confermano l’arrivo di freddo e neve anche a bassa quota sull’Italia. Il fronte di instabilità che sancirà l'arrivo dell'aria fredda arriverà nella giornata di martedì, in una prima fase si addosserà alle zone alpine portando nevicate anche abbondanti con quota neve in graduale abbassamento ma prevalentemente oltre confine. Poi il fronte scavalcherà le Alpi da est scivolando rapidamente tra Friuli, basso Veneto, Emilia Romagna e medio alto Adriatico portando piovaschi e nevicate in Appennino, anche qui con quota neve in abbassamento. Entro sera avrà raggiunto anche il Sud.
Una volta passato il fronte principale avremo a che fare con la massa d'aria fredda che dall'Europa orientale affluirà verso l'Italia. Questo avverrà tra mercoledì e la prima parte di giovedì che saranno caratterizzati da venti di tramontana molto forti e un repentino calo delle temperature. In questo frangente però la saccatura si allontanerà rapidamente verso l'area balcanica quindi i fenomeni collegati al flusso freddo li avremo solo sulle regioni del medio e basso versante Adriatico e al Sud. Fenomeni che saranno fugaci ma che date le temperature potranno essere nevosi fino a bassa quota. Entro giovedì sera tutta l'area di saccatura dovrebbe esserci spostata completamente sui Balcani.
Ancora qualche incertezza previsionale: Va detto che nonostante la vicinanza temporale dell'evento, siamo a 3 giorni di distanza dalla previsione, qualche incertezza sulla traiettoria del fronte di aria fredda continua a sussistere. Sono incertezza legate ad un maggiore o minore coinvolgimento delle regioni centrali adriatiche. La saccatura potrebbe infatti mostrarsi più orientale del previsto. (Fonte e foto 3bmeteo)