Realizzato il primo atlante dei disturbi psichiatrici. A presentarlo dieci articoli pubblicati sulle riviste Science, Science Translational Medicine e Science Advances che spiegano le cause genetiche dei più comuni disordini pischiatrici, come schizofrenia, disturbi bipolari e autismo.
Il progetto, frutto del consorzio internazionale PsychEncode, permette di ricostruire da varie angolazioni la rete complessa, nella quale centinaia di geni possono collaborare alla comparsa di un disturbo psichiatrico. Il gruppo dell’Università di Yale, guidato da Mingfeng Li, ha analizzato lo sviluppo del cervello nel tempo, scoprendo così che le differenze più importanti nell’espressione genica legate al rischio di disturbi neuropsichiatrici sono più pronunciate nell’infanzia e nell’adolescenza e che si concentra su determinati tipi di cellule e in alcuni momenti dello sviluppo del cervello.
Un’altra ricerca, sempre pubblicata su Science, ha integrato i dati dei tessuti cerebrali e quelli delle singole cellule relativi a circa 2.000 individui, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale per calcolare il rischio di malattie. Sulla stessa rivista un terzo studio ha realizzato una mappa dei meccanismi neurolobiologici sulla base della mappa geentica dei campioni di tessuti cerebrali di 1.600 adulti con autismo, schizofrenia, disturbo bipolare e persone sane, che ha permesso di identificare le alterazioni neuronali specifiche per malattia. Altri due studi, pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine, hanno invece individuato i diversi schemi di attività genetica nel cervello collegati alla schizofrenia e al disturbo bipolare, mentre il decimo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, ha fornito la mappa epigenetica tridimensionale (cioè delle modifiche ereditabili che influenzano l’espressione dei geni), offrendo nuovi bersagli terapeutici per la schizofrenia.