Il Comitato Pendolari Siciliani interviene sulla questione che l’associazione Ferrovie Siciliane, da anni, porta avanti, relativamente alla futura dismissione del tratto di ferrovia che collega Alcantara con Letojanni, compresa la eventuale e definitiva chiusura della stazione di Taormina-Giardini.
Un sistema ferroviario che deve essere mantenuto in vita, considerando la prevista riattivazione della tratta ferroviaria Randazzo-Alcantara e con il mantenimento in esercizio del tracciato esistente che da Alcantara si collega con la stazione di Taormina-Giardini diventerebbe una sorta di metropolitana leggera. Questa riattivazione aprirebbe ad un nuovo scenario per tutta la vallata dell’Alcantara, fornendo quella mobilità eco-sostenibile e commerciale che da anni manca e che viene richiesta da tutti i territori interessati.
Un enorme patrimonio storico e una infrastruttura che dovrebbe continuare a vivere, nell’ambito di un concreto rilancio della ferrovia come mezzo eco-compatibile, continuando ad essere al servizio di tutti quegli insediamenti urbani che in tutti questi anni hanno convissuto con la linea ferrata dietro le proprie porte e al loro servizio. In un momento storico in cui numerose linee, un tempo considerate rami secchi, riacquistano un ruolo di primaria importanza, sotto il profilo della mobilità sostenibile, lascia stupefatti l’idea di chiudere un tratto di ferrovia così importante che porta sino a Taormina.
Alla luce di queste premesse è importante conoscere la posizione che la Regione Siciliana, il governatore Musumeci, l’assessore regionale alle infrastrutture Falcone e il sindaco di Taormina, assumeranno nella conferenza dei servizi al Mit del 29 novembre a tutela e a salvaguardia del mantenimento in esercizio del tracciato esistente che da Alcantara si collega con la stazione di Taormina-Giardini sino a Letojanni, nell’interesse dello sviluppo socio economico dei territori interessati.