Serve riformare il codice degli appalti pubblici per consentire alle piccole e medie imprese del comparto di potere competere ad armi pari nell’aggiudicazione dei lavori. Ecco perché la Cna costruzioni Ragusa ha promosso un confronto chiamando a rapporto politica, istituzioni e rappresentanti dei sindacati e degli ordini professionali.
Sono intervenuti, tra gli altri, i deputati regionali Orazio Ragusa, presidente della commissione Attività produttive all’Ars, e Nello Dipasquale, componente della commissione Lavoro. Luca Fabio Calabrese, presidente regionale della Cna costruzioni, ha sottolineato che “si sta lavorando a un disegno di legge per far sì che possa essere modificato l’articolo 97 del Codice degli appalti in merito alle gare inferiori a un determinato importo. Ormai è appurato che le formule matematiche derivanti dal suddetto articolo hanno portato i ribassi delle gare espletate nella nostra regione sino al 40%. Ribassi che, di fatto, fanno diventare impraticabile la partecipazione alle gare d’appalto per le piccole e medie imprese da noi rappresentate.
Il presidente territoriale di Cna costruzioni Ragusa, Giorgio Biazzo, ha messo in rilievo che “la necessità di confrontarsi con la politica è dovuta al fatto che ai rappresentanti della stessa si intendono fare conoscere più da vicino e meglio tutte le problematiche del comparto affinché le possano prendere a cuore e, come in questo caso, sensibilizzarsi ad adoperare tutto il loro peso per far sì che possano arrivare dei risultati”. Per Vittorio Schininà, responsabile territoriale Cna Costruzioni Ragusa, “il sostegno a questo disegno di legge in fase di definizione è di cruciale importanza per il futuro delle Pmi e per far sì che i lavori possano essere aggiudicati con ribassi minori. Questo – aggiunge – comporta una maggiore trasparenza oltre che maggiore libera concorrenza”.