Sui rilievi mossi dalla Corte dei Conti ai bilanci comunali 2015 e 2016 e sul previsionale 2016-2018, con particolare attenzione all’utilizzo delle royalties ed alla loro rendicontazione, interviene il gruppo consiliare del Partito democratico, formato da Mario Chiavola e Mario D’Asta.
Dopo aver ampiamente riconosciuta la fondatezza dell’allarme lanciato a suo tempo da Nello Dipasquale, nella veste sia di ex sindaco della città che di deputato regionale ricordando che “l’on. Dipasquale aveva sottolineato come le somme derivanti dalle royalties erano state utilizzate non per investimenti ma per altro”, Chiavola e D’Asta proseguono “la Corte dei conti chiede lumi, conto e ragione di una pratica che per noi non poteva avere ragione d’essere non foss’altro perché grazie alle royalties le spese correnti erano lievitate da 70 a 90 milioni di euro.
Il vero problema è che il danno è stato fatto e a subirne le conseguenze, anche se ci sarà qualcuno che ne dovrà rispondere, saranno i cittadini, la collettività che rappresenta il Comune. La spesa è aumentata ma le entrate non ci sono più. E, per l’appunto, le stesse royalties dovevano essere utilizzate per investimento perché entrate che non si ripetono negli anni. Quindi, la spesa è aumentata mentre le risorse che erano state impiegate per questo scopo non potranno più essere computate come entrate”. Poi i due esponeti consiliari dem aggiungono e concludono “se avessero ascoltato Dipasquale, invece, di attaccarlo, prendendo spunto dalla sua esperienza di ex sindaco e di deputato regionale, forse si sarebbe potuto evitare tutto ciò.
Ma l’amministrazione comunale, allora a guida grillina, ha ritenuto opportuno non solo infischiarsene degli avvertimenti ma addirittura dare addosso a chi questo allarme lo aveva lanciato. Sì, è vero, qualcuno ne risponderà personalmente ed economicamente ma intanto sarà la città di Ragusa a ritrovarsi con un bilancio squilibrato. Grazie al Movimento Cinque Stelle e all’ex sindaco Piccitto”. (da.di.)