A distanza di vent’anni dall’inaugurazione della metropolitana di Catania l’associazione Free Green Sicilia torna a denunciare la presenza di barriere architettoniche che fanno delle struttura una vera e propria trappola per i disabili.
Non ci sono ascensori, né montascale, nelle fermate del Borgo, Corso delle Province, viale V. Veneto, viale Ionio, piazza Giovanni XXIII, ma anche nella fermata di Corso Sicilia dove nell’ingresso sul piano stradale non esistono i pulsanti di richiesta dell’ascensore, ma al posto di questo un numero telefonico. Free Green Sicilia denuncia anche le difficoltà che i cittadini hanno nel raggiungere con sicurezza, a piedi o con le carrozzine, le fermate di San Nullo e Nesima, poste sui marciapiedi della circonvallazione, strada che mette a repentaglio la vita dei pedoni che si trovano giornalmente ad attraversarla.
Aspetti che tra l’atro non inducono i cittadini a lasciare a casa le auto e prendere tale mezzo di trasporto eco-sostenibile, rischiando di trasformare la metropolitana in una Cattedrale nel deserto. E’ alquanto assurdo ed ingiustificabile che chi avrebbe dovuto intervenire delle Istituzioni pubbliche, anche a seguito delle nostre denunce negli anni passati – afferma Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – , non abbiano speso, per quanto abbiamo potuto sapere, una sola parola rimanendo in un assordante e irresponsabile silenzio.