Domani Scicli è in lutto. Il sindaco della città di Piero Guccione ha proclamato il lutto cittadino per la scomparsa del suo illustre figlio, bandiere a mezz’asta ed un minuto di silenzio in concomitanza con la cerimonia funebre civile che si terrà in Piazza Municipio alle 18 con l’allocuzione del primo cittadino Giannone.
Sono migliaia i messaggi di cordoglio giunti dal mondo della cultura, della politica, della società civile, dai semplici cittadini che anche sui social hanno pubblicato tantissimi post, foto, frasi, perfino poesie. Piero Guccione per Scicli ha rappresentato la figura dell’intellettuale impegnato nel civile, in maniera concreta e fattiva, ha dichiarato il sindaco di Scicli che ha voluto ricordare le doti di Piero Guccione che ha contribuito, con la propria generosità, a finanziare campagne per la pulizia del territorio, contro il randagismo, per sostenere l’editoria locale e l’edizione di libri, che senza Piero Guccione non sarebbero mai nati. Piero Guccione fu anche, assessore alla cultura della giunta presieduta dal preside Pino Lonatica.
Dire Guccione, nel mondo, ha significato dire Scicli, e questo ha portato lustro, prestigio, fama alla città di suo padre, umile sarto che insegnò a Piero l’arte del disegno. Il Comune ha deciso di destinare l’ex Convento del Carmine a sede della nascitura Fondazione per ricordare l’opera del maestro. La Camera ardente per l’ultimo saluto a Piero Guccione aprirà domattina alle 9 a palazzo Spadaro, e resterà aperta fino alle 18. Il deputato regionale on. Orazio Ragusa ha già annunciato che nei prossimi giorni, facendosi portavoce di un sentire comune della collettività sciclitana chiederà al sindaco di intitolare a Guccione uno spazio, una sala pubblica oppure una via. I suoi dipinti – sia i maggiori sia i minori – riflettono il “fuoco della loro origine” e lasciano tralucere la sua anima poiché in essi è impressa profondamente la sua “umanità”, il suo modo d’essere uomo fra gli uomini”ha dichiarato il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza.
“Con la scomparsa di Piero Guccione ci lascia uno dei vertici più alti e lirici dell’arte contemporanea” ha dichiarato il sindaco di Modica Abbate che si è detto particolarmente grato all’artista di cui ha ricordato tra l’altro, l’omaggio che Modica gli ha voluto riservare il 22 maggio del 2015 in occasione della sua mostra “Lo Stupore e il mistero del Creato” nell’ex convento del Carmine. Il presidente del Caffè letterario Quasimodo di Modica Domenico Pisana nel suo epitaffio per Piero Guccione ha scritto:….in suo nome continueranno a parlare, il cielo, il mare, le campagne, le pietre, gli scorci, i paesaggi, i chiaroscuri, i muri, i palazzi, le ombre e le luci che rifulgono come perle nella terra degli Iblei ove la sua mano ha creato e custodito sogni dentro quadri di bellezza.