Finisce in parità il derby di Coppa Italia tra Modica e Ragusa giocato al “Vincenzo Barone” e valido per la gara di andata dei sedicesimi di Coppa Italia.
Un pareggio che sta stretto al Modica che reagendo da grande squadra è riuscito a ribaltare il punteggio e a mettere in difficoltà la “corazzata” azzurra indicata da tutti come squadra da battere e permette alla formazione di Raciti di affrontare il ritorno con qualche possibilità in più di andare avanti nella competizione. Per i “Tigrotti” la consapevolezza di aver giocato alla pari e per tratti meglio dei loro avversari e solo dopo aver ribaltato il risultato il calo fisico e l’infortunio di Buscema ha fatto perdere un po’ di sicurezza. Ottimo l’esordio da titolare tra i pali del giovanissimo (classe 2001) Antonio Gianchino e in attacco del Gambiano (classe 98) Ebrima Kebbeh che ha fatto vedere ottime individualità in attacco e buona tenuta.
La partita vede il Modica partire senza alcun timore reverenziale e andare vicinissimo al gol al 12′. Gatto batte un corner dalla sinistra e pesca sul secondo palo Buscema che stacca di testa, ma la sua conclusione finisce sull’esterno della rete. Gatto ci prova direttamente dal limite, ma il suo tiro è parato in tuffo da Aglianò. Al 20′ La Terra ruba palla a Fusca sulla trequarti, e “imbuca” per Passewe che tira a lato. Al 27′ ospiti in vantaggio. Floro Valenca intercetta un passaggio di Cassibba entra in area di rigore supera Gianchino in uscita e insacca a porta vuota. Al 35′ occasionissima per i rossoblù.
Galfo crossa al centro dalla destra, Kebbah anticipa il suo marcatore e colpisce di testa a botta sicura, Aglianò miracolosamente riesce a parare in due tempi. 1′ Novello crossa in area dalla sinistra, Gatto, colpisce male di testa e l’azione sfuma. Al 46′ Tumino dalla destra scodella al centro area per il colpo di testa di Furnò che si perde alto sulla traversa. Nella ripresa i padroni di casa entrano in campo con piglio deciso e mettono alle corde la formazione del capoluogo. Al 8′ arriva il meritato pareggio modicano. Caccamo entrato in campo da pochi secondi sfrutta alla perfezione una “sponda” e con un sinistro a mezza altezza “fredda” Aglianò. Il Ragusa accusa il colpo e il Modica alza i ritmi per cercare il raddoppio che arriva al 14′. Pitino vede l’inserimento tra le linee di Eugenio Sammito in campo da 3′ e gli serve un assist al bacio.
Il centrocampista rossoblù entra in area e batte Aglianò con un diagonale rasoterra. Al 19′ punizione di Filicetti per il colpo di testa ravvicinato di Furnò, Gianchino è bravissimo a ribattere, sulla sfera si avventa Mognì a colpo sicuro, ma il suo colpo di testa è respinto da Cassibba. Il Modica riparte in contropiede con Caccamo che cincischia troppo e serve sulla sinistra Pecorari, mentre dalla parte opposta Kebbeh si era smarcato, l’attaccante vittoriese converge al centro e tira, ma non impensierisce Aglianò. Al 24′ Passewe ci prova dal limite, ma Gianchino si distende in tuffo alla sua destra e mette in angolo. Al 36′ arriva il pareggio.
Filicetti lancia sulla destra Butera che salta Blandino arriva sul fondo e crossa basso al centro, dove Furnò da pochi passi insacca. I rossoblù accusano il colpo e non riescono più a creare occasioni, mentre il Ragusa ci prova con un calcio piazzato di Filicetti che finisce a lato di poco al 42′ e con Lombardo al 45′ che su un corner battuto da Filicetti dalla destra appostato sul secondo palo arriva con un attimo di ritardo e manda a lato da pochi passi. Dopo 5′ l’arbitro decreta la fine con le due squadre che raccolgono gli applausi del pubblico in tribuna e si danno appuntamento al 10 ottobre allo stadio “Aldo Campo”.
“Abbiamo giocato da squadra e abbiamo reagito da grande squadra – dichiara a fine partita Franco Rappocciolo – il punteggio ci penalizza, ma proveremo a rifarci nella gara di ritorno. Dobbiamo essere più cinici sotto porta e sfruttare meglio le occasioni che riusciamo a creare. Siamo sulla strada giusta – conclude – ora pensiamo a recuperare fiato e fisicità perchè domenica avremo una partita difficile che nasconde molte insidie”.